Tabu, paura del buio
Io ho paura del buio. Ho trent’anni ed ho paura del buio. Tanto amo la notte quanto temo il buio. Mi turba. Non che mi immobilizzi. Ma il corridoio buio lo affronto sempre come una prova suprema. Ho così paura del buio che ho paura ad accendere la luce. Quando sono solo dormo male. Per questo non potrei vivere che al centro di una città. La campagna è semplicemente un’ipotesi non considerabile perchè è immersa nel buio ed è silenziosa. Altra cosa il silenzio. Io odio il silenzio, lo odio nella misura stessa e opposta in cui lo amo. Il silenzio come il buio amplifica e distorce la normalità, mistificandola, nel senso di “renderla mistica”. Stanotte sono solo. Non sono un bambino, non vivo con i miei. Sono grande e grosso, circa 188 cm. Stanotte però mi sento in balia del buio. Scrivo e fumo e tra un po’mi addormento. Così poi è giorno. Perchè tabu?
Perchè questo è un mio tabù, non ne parlo mai e non lo sa nessuno. Per alcuni il sesso è tabù. Per altri solo alcune pratiche ad esso legate. Alcuni hanno il tabù del cibo o della morte. Argomenti che esistono, sono immensi, ma semplicemente non si affrontano, come se fossero particelle di scarsa rilevanza nel bilancio di un’esistenza. Invece sono fondamentali ma noi li copriamo. Bene io ho rotto un mio tabù. Intanto la casa tira fuori i suoi rumori delle grandi occasioni…scricchiolii, passi e molto altro…tutti quei suoni che esistono sempre ogni notte, ma che il buio e il silenzio amplificano…come tabù…
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