Nella Storia; chi per gloria, chi per caso, chi per incapacità.
Hanno tradito tutti.
Il Sud, occupato, depredato, violentato, promesso e frustrato.
I Cattolici, costringendo il Papa ad una cattività obbligata.
Il popolo liberale con il Fascismo; non fu sparato un colpo contro quelli che marciavano su Roma.
Il popolo Fascista, l’arresto, con una vile trappola, di Mussolini.
Gli alleati tedeschi.
Il proprio esercito, mandato allo sbando senz’ordini.
Il popolo "liberato", fuggirono come ratti, abbandonando la Capitale, ci furono sovrani che si fecero arrestare.
Un deprimente tango, un ballo grottesco di figure ineleganti. Una stirpe che ha costretto una parte d’Italia alla povertà, che ha fatto fucilare i suoi figli chiamandoli briganti. Che ha fatto morire la meglio gioventù in attesa di ordini che non arrivarono mai, che impose i suoi generali, limitati, miopi. Savoia, tornati in Patria con la bocca piena di promesse, risiedono ancora in Svizzera, e fanno causa allo Stato.
Una penisola che ha conosciuto Lorenzo dei Medici, Federico II, Galeazzo Visconti, Re Ferdinando, una penisola unita dalla Massoneria, non deve nulla ai Savoia, nulla.
L’ennesimo tradimento 260 milioni di euro di risarcimento.
"Capità, che vonno sti, piemontesi?" "Sergè chist’so venut pe fottere" Lo hanno fatto.
Vorrei firmare questo intervento, palesando il mio cognome, dimostrando con esso la mia imparzialità originaria sulla vicenda, la mia famiglia, piemontese, fu nobile, secoli addietro, anche sotto i savoia; ma non lo svelerò, preferisco come al solito essere un Sanfedista, con il giglio sul petto ed il labaro bianco al sole del Sud.