La sinistra e la Campania, lo sporco nella politica.
Leggo con divertimento l’articolo che domani uscirà sull’Espresso, settimanale di chiaro orientamento sinistroide.
Si parla di confessioni di un pentito. Un pentito che svegliatosi di buzzo buono, decide di incominciare a sparare a zero sulla gestione dei rifiuti in Campania. Mi chiederete dov’è la notizia. Vi rispondo che la notizia è che gran parte del malaffare rifiutesco era gestito -udite, udite- da uomini della Destra, da non bassoliniani…
E’ il paradosso che trova conferma, è il sublime gioco di chi, con le spalle al muro, decide di affidarsi a pentiti per salvare la faccia per sviare l’attenzione pubblica da chi è il vero responsabile di questo disastro.
Pesa il successo della destra nell’aver intrapreso una campagna efficace di smaltimento, pesa il fatto che Silvio Berlusconi abbia fatto quello che non era stato fatto in dieci anni. Pesa che Bassolino, rischi la galera, lui che è tra i 100 fondatori del pd lui che era sul palco con Veltroni, nella chiusura della scorsa campagna elettorale a Napoli.
Signori, andiamo oltre, chiedetevi sempre il perchè delle notizie guardate sempre un po’ dopo…
Un pentito accusa la destra campana (italiana) sulla gestione della munnezza. Tutto il resto è davvero noia.
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