Catene e blatte.
La paura delle catene sta facendo convergere tutte le forze politiche verso don Clemente.
Amarezza per le parole di supporto provenienti dalla cdl, le delusioni che mi regalano sono ormai prossime allo sconforto. Berlusconi, Casini e Fini, una trimurtide che allineata e coperta serra i ranghi contro il provvidenziale operato della magistratura. La maggioranza non la commento, non mi va di rielencare gli infiniti problemi che l’affliggono e che sono dal primo momento sotto gli occhi di tutti.
Stamane il ministro, neanche fosse una damina della misericordia, con la voce rotta dal pianto ha sferrato il suo coupe de theatre, ha puntato sulla famiglia, sull’unità del desco. Quasi piangeva; quasi piangevo io quando hanno rapinato la mia migliore amica e il galantuomo era fresco di indulto, quasi piangevo io quando ho visto monti di merda oscurare il sole, quando per anni il secondo partito della Campania nulla faceva per la regione, nulla; quasi piangevo quando un ministro della giustizia attaccava i magistarti per difendersi…
Vado oltre.
L’udeur in Campania gestisce una amplissima fetta di voti, è il secondo paritito della regione.
L’udeur a mio modesto parere è uno stato medievale, ben suddiviso in vassallaggi. Il partito del Ministro (ex, speriamo), è un caravan serraglio di clientelismi, collusioni e gestioni personalistiche di un territorio che si ritiene essere la estensione del propio salotto. La corruzione nella mia regione è a livelli allarmanti, il sistema di bustarelle trova lo sfogo in una serie di appalti truccati.
Come si trucca un appalto? Bene, l’amministrazione X indice gara pubblica per la gestione delle gelaterie litoranee, pone il "vincolo progettuale", cioè nomina una commissione che analizzerà i vari proggetti e premierà quello migliore. La commissione ovviamente sarà formata da amici di amici e l’appalto andrà a chi è il più amico di tutti. Niente offerte al ribasso, niente certificazioni, niente che possa garantire una qualche trasparenza.
Il compito della magistratura spero sia solo agli inizi, poca luce in tanto spazio; spero che giungano prima degli arresti le dimissioni, anche se l’ipotesi è lata: un parcheggiatore abusivo mi ha confessato stamattina:"Avvocà, si Bassolin se ne va’ o’sparan". Evidentemente il legame è forte e la posta in gioco è massima, si può solo rilanciare, il tavolo non può essere abbandonato.
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