La Democrazia, fallimento.
"Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata". W. Penn, primo amministratore della PENNsylvania, fondatore di Filadelfia ed ispiratore della Costituzione Statunitense.
Se scrivessi solo questo avrei spiegato il fenomeno.
La democriazia è oggi a tutti gli effetti una sorta di dittatura, ma non ha della dittatura la rapidità di esecuzione dei dispositivi e la certezza di chi detiene il potere. La democrazia oggi è una dittatura dei consumi; sappiamo quando e come dobbiamo comprare, abbiamo una tredicesima da spendere in un prefissato periodo dell’anno, abbiamo degli periodi, socialmente obbligati, per le vacanze.
Fare la democrazia ci costa perchè essere eletti costa, dobbiamo avere soldi per giungere in parlamento. In America, che è da sempre quello che saremo noi dopo 20 anni, bisogna farsi finanziare la campagna elettorale trovando partner economici; una volta eletti bisognerà rispondere a loro per primi. Chi detiene allora il potere? I mezzi di produzione, quelli che poi ci obbligheranno a consumare.
La democrazia ha fallito, perlomeno in gran parte dell’occidente, perchè è quasi impossibile nel 2007 nascere povero e diventare ricco; era possibile forse 30 anni fa, oggi no. Le classi sono sempre più definite e per emergere il merito non basta, anzi meno domande ti poni più sei comodo e fai carriera. La democrazia in Italia porta avanti una meritocrazia inversa, si premia chi non emerge chi non propone idee ma fa il portavoce di qualcuno.
La democrazia in Italia non esiste, perchè c’è immobilismo sociale ma anche distanza tra gli elettori ed i rappresentanti.
Il rappresentante in democrazia dovrebbe sentire fortissime su di lui responsabilità e dovrebbe chiamare "onorevoli" gli elettori. In Italia ci si relaziona ai rappresentanti con ossequio, timore reverenziale, sottomissione, proprio come accadeva in epoca feudale.
In Italia la democrazia ha fallito perchè la televisione ci costringe lentamente a smettere di pensare per poter essere più facilmente gestibili. La nostra vita ha un prezzo, vale di più tra le 20 e le 22, perchè ci hanno insegnato che a quell’ora dobbiamo stare davanti alla tv. Ci hanno addestrati così bene che sono sicuri che compreremo qualsiasi cosa ci proporranno, lo facciamo.
In Italia la democrazia non esiste perchè i giornalisti non fanno una seconda domanda, fanno la prima e poi lasciano scorrere il comizio. L’editoria non è indipendente, proprio come nella dittatura, ma si finge che ci sia il pluralismo. Un po’ come nella russia sovietica dove a mosca c’erano due giornali, di cui uno non diceva la verità e l’altro la diceva ma raccontava fatti di nessun peso. Bene in Italia abbiamo due blocchi che dicono solo verità addomesticate.
La democrazia ha fallito perchè le minoranze contano di più della maggioranza, con il falso mito della tutela siamo in pugno di tassisti, notai, camionisti, assicurazioni, mussulmani e via dicendo. E’ un meccanismo inceppato che limita ogni tipo di riforma per tutelare una parte minoritaria ma preziosa latrice di voti. In dittatura non v’è il problema del voto quindi si può ragionare più facilmente per il benessere della maggioranza.
Non c’è libertà perchè non siamo liberi di comprare un’auto senza un antifurto, circolare liberamente nelle nostre città a qualsiasi ora. Non c’è libertà perchè questa democrazia non garantisce la sicurezza. Si preferisce premiare i colpevoli, tanto gli innocenti sono persone tranquille e non contano un cazzo.
La democrazia genera mostri; gli italiani, in massima parte non meritano il diritto di voto, perchè se si chiede ad un adolescente di parlare di Ideali finirà per parlare di soldi o calcio. Questo è il frutto della scuola che ha tentato per anni di privare di critica i soggetti. Le ideologie sono state combattute utilizzando l’arma del terrorismo. Abbiamo avuto gli anni di piombo in cui lo Stato democratico ha distrutto gli ideali, trasformandoli in pericolosi veicoli di guerriglia. Non a caso dopo gli ani settanta sono arrivati gli ottanta, la Milano da bere, lo yuppismo, il socialismo in bretelle e l’etica della Ferrari.
La democrazia è quanto di più ipocrita esista, si crede di poter decidere per il futuro della Nazione ma in raltà si è solo voti da estorcere, da indultare.
Il totalitarismo non promette libertà ne promette l’autodeterminazione, la cosa grave è che la democrazia lo promette ma non lo garantisce.
Amo il totalitarismo perchè sono una persona che odia chi mente, odia chi ha sempre una risposta su tutto e ne esce sempre pulito. Il totalitarismo non da risposte, il totalitarimo giunge a conclusioni e ti obbliga palesemente a seguirle. E’ il "palesemente" che amo, è la certezza di sapere che è così perchè c’è un dittatore, non sentirmi dire che è così perchè ci sono 315 senatori, 630 deputati e svariati consiglieri regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali da me eletti che cercheranno di fare il mio bene. Non ci credo, non è così.
La democrazia ha fallito perchè la democrazia è sempre aggettivata: è cristiana, è di sinistra, è popolare e via così; la democrazia è marketing è un DOC che si appone sull’etichetta per qualche voto in più, per tranquillizzare, per sedare, per dire: "tranquilli siamo democratici".
La democrazia ha fallito chi sostiene il contrario si faccia avanti, so come avere a che fare con chi mente…
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