Oggi il Sanfedista con la mitra (LA mitra) difenderà la Chiesa Cattolica.
Ebbene, si fa un gran parlare di Preti sposati, ai quali va tutto il sostegno popolare, Preti che rilasciano dichiarazioni su questioni politiche, ai quali va tutto lo sdegno popolare, ma il popolo è cialtrone, ovviamente, lo è per definizione, per cultura, per storia e per intelletto.
L’argomento è delicato lo tratterò con ordine.
La Chiesa, non è l’istituto nazionale per la previdenza sociale, non è un’ente territoriale, non è una qualche corte costituzionale. La Chiesa Cattolica non è materialemente fondamentale per la vita dei cittadini, si può decide liberamente se aderirvi o meno. Il battesimo non è requisito richiesto per i pubblici impieghi, la cresima non è un master alla Sorbona, il matrimonio non è un certificato di garanzia fondamentale.
Assodiamo che l’appartenere alla Chiesa è una scelta libera, lo Stato non lo impone, se lo fa la famiglia, raggiunta l’età della ragione ce ne si può allontanare. Liberamente quindi si sceglie se abbracciare o meno un credo religioso, se decidere di vincolarsi ad alcune ragole per raggiungere un determinato scopo.
Assodata la libertà di adesione al Cattolicesimo ed alle sue regole, passiamo alle critiche mosse contro la Chiesa che influisce sulla gestione della Res Pubblica Italiana. Bene, cari radicalucci, comunistelli e libertari vari, vi prego di inviarmi un solo articolo dell’immensa produzione normativa italiana dove si demanda alla Chiesa l’attuazione di un provvedimento, dove si richiede il parere su di una questione, dove la si autorizzi ad una cassazione. Non ve ne sono? Infatti, non ve ne sono.
Assodata l’impossibilità materiale della Chiesa Cattolica di metter becco negli affari italiani qualcuno potrà dirmi: "Cioè la Ghiesa dice che l’eutranazia è scbagliada e noi in Ittalia non la famo, questo non è ggiusto si deve da fa gli affari sua è scandaloroso!". Rispondo; la Chiesa è libera o meno di esprimere un giudizio morale su di una questione? Può la Chiesa dire:"Per noi l’eutanasia è sbagliata"? E’ un ente morale, abbiamo detto, quindi come ente morale può rivolgersi ai propri fedeli ed esporre il suo punto di vista o no? Certamente può farlo.
Chi deciderà che i Pacs non sono da farsi, che l’eutanasia è reato ed altro ancora, è lo stato Italiano con i suoi politici. Se poi i politici sono cattolici è ovvio che saranno in sintonia con quanto affermato dalla loro Chiesa. Ai comunistelli, ai radicalucci, ai libertari ed agli altri, dico, prendetevela con i politici, non lanciatevi contro la Chiesa. Inoltre, se non vi va bene un politico cattolico, avete pur sempre il voto! Mandate al parlamento gli atei. Se ci fossero solo atei in parlamento che peso avrebbe la Chiesa di Roma nella politica italiana? Nessun peso.
Il punto è che non ci sono solo parlamentari atei poichè in Italia la maggioranza dei cittadini vota parlamentari cattolici, poichè la maggioranza dei cittadini sono cattolici. Le leggi sono fatte da politici cattolici votati da cittadini cattolici che evidentemente seguono le regole cattoliche; la chiesa ha potere in Italia fintanto che ci sono i cittadini cattolici ed i parlamentari cattolici alle camere; in Arabia Saudita nessuno dice che la Chiesa Cattolica fa politica, poichè la opinioni confessionali non sono raccolte da nessuno! La Chiesa non fa politica, la Chiesa fa morale, si è liberi di accettarla o meno, se non la si accetta si sceglie un altro credo, Animista, Buddista, Maomettiano, Induista, Alchimista e chi più ne ha più ne metta.
Continuando, il prete sposato mi fa più pena che tenerezza, c’erano delle regole, non le ha rispettate, che non faccia il martire poichè ha scelto liberamente di diventare sacerdote e liberamente ha scelto di infrangere i voti.
Gli omossessuali non sono obbligati, poi, a far parte di una chiesa che evidentemente non li ammette, ne fondino una, dalla retta via alla via del retto, non si scaglino contro di essa! Ripeto non è fondamentale essere cattolici se lo si è bisogna rispettarne le regole.
Concludendo mi trovo a difendere la Chiesa poichè denigrarla è lo sport nazionale, non è disciplina olimpica il tiro al prelato nè il lancio dell’organista. Nella Chiesa ci si entra liberamente e ci si impegna facendolo, nel momento in cui le regole non vanno più bene ci si rivolge ad altri, alla concorrenza, siamo nell’età del consumo no?