La simpatia di Ahmadinejad
scritto da Sanfedista il 21 aprile 2009,16:52
E’ più simpatico diciamolo. Non credo che sia stato offensivo o razzista, non stavolta. Ha semplicemente detto con quella faccia un po’ così, metà Clooney metà Kabhir Bedi, che gli Israeliani sono razzisti! E che novità sarebbe? Non capisco chi con sdegno ha abbandonato l’aula, Italia compresa. Mi hanno ricordato quando, giovanissimo, io ed alcuni amici che ci coalizzavamo, giocando a risiko, contro un altro, per l’infantile piacere di vederlo arrabbiare, alla prima sua vittoria in battaglia cominciavamo ad attaccarlo tutti senza senso, fino ad abbandonare immotivatamente la partita.
Questo mi hanno ricordato ieri i politici occidentali, quelli che per partito preso devono essere in disaccordo con l’Iran e alla prima constatazione alzano le mani e se ne vanno.
Entrando nel merito della questione, il leader Iraniano ha pur ragione, Israele è uno stato razzista e teocratico e questo non si può discutere. Basti pensare che è uno stato talmente teocratico che ha nella bandiera il simbolo della religione (come gli stati islamici) e concede cittadinanza a chi dimostri di essere di religione ebraica, un po’ come il certificato di razza ariana per l’ingresso nelle SS.
Certo l’Iran pure non è la patria del pluralismo, l’Iran nemmeno mi sembra il sogno attualizzato di Voltaire, dico un posto dove l’adulterio è reato capitale ha poca credibilità in un consesso internazionale, eppure se ci piace l’autodeterminazione wilsoniana, dovremmo dire che ognuno ha chi si merita e nessuno dovrebbe immischiarsi, però così non può essere per savriate ragioni ed allora dobbiamo scegliere il male minore per simpatizzare.
Io che in politica estera mi faccio guidare dalla irrazionale prima impressione, mi affido al sorriso sornione di Ahmadinejad, non so, lo preferisco, mi sembra meno paranoico di quelle faccie israeliane, più sul genere "folle consapevole", responsabile, che è sempre meglio che "folle con i missili gentilmenti offerti dagli altri", come Israele che sa che tanto qualsiasi cosa mamma USA paga, e magari pure zia Europa -visti i comportamenti- qualcosa dal borsello lo tira fuori.
Il mio amico del Risiko? No, non è diventato come Ahmadinejad: è un pacifico domatore di gatti, lievemente di sinistra ed alle volte troppo pigro e razionale, valutazioni affettive (massime) le evito per non lambire l’omoerotismo -Dio solo sa quanto ne sono lontano- ma il mio amico, una frase sulla questione mediorientale me l’ha fatta entrare in testa, un giorno mi fa:
"Hai presente Alien?"
"Si"
"Hai presente quando danno l’ordine di alzarsi in volo e nuclearizzare?"
"Non ricordo esattamente ma mi fido"
"Bene, per me questa dovrebbe essere la soluzione per il Medioriente, nuclearizzare tutto, senza distinzione"
Sorrisi…
Questo mi hanno ricordato ieri i politici occidentali, quelli che per partito preso devono essere in disaccordo con l’Iran e alla prima constatazione alzano le mani e se ne vanno.
Entrando nel merito della questione, il leader Iraniano ha pur ragione, Israele è uno stato razzista e teocratico e questo non si può discutere. Basti pensare che è uno stato talmente teocratico che ha nella bandiera il simbolo della religione (come gli stati islamici) e concede cittadinanza a chi dimostri di essere di religione ebraica, un po’ come il certificato di razza ariana per l’ingresso nelle SS.
Certo l’Iran pure non è la patria del pluralismo, l’Iran nemmeno mi sembra il sogno attualizzato di Voltaire, dico un posto dove l’adulterio è reato capitale ha poca credibilità in un consesso internazionale, eppure se ci piace l’autodeterminazione wilsoniana, dovremmo dire che ognuno ha chi si merita e nessuno dovrebbe immischiarsi, però così non può essere per savriate ragioni ed allora dobbiamo scegliere il male minore per simpatizzare.
Io che in politica estera mi faccio guidare dalla irrazionale prima impressione, mi affido al sorriso sornione di Ahmadinejad, non so, lo preferisco, mi sembra meno paranoico di quelle faccie israeliane, più sul genere "folle consapevole", responsabile, che è sempre meglio che "folle con i missili gentilmenti offerti dagli altri", come Israele che sa che tanto qualsiasi cosa mamma USA paga, e magari pure zia Europa -visti i comportamenti- qualcosa dal borsello lo tira fuori.
Il mio amico del Risiko? No, non è diventato come Ahmadinejad: è un pacifico domatore di gatti, lievemente di sinistra ed alle volte troppo pigro e razionale, valutazioni affettive (massime) le evito per non lambire l’omoerotismo -Dio solo sa quanto ne sono lontano- ma il mio amico, una frase sulla questione mediorientale me l’ha fatta entrare in testa, un giorno mi fa:
"Hai presente Alien?"
"Si"
"Hai presente quando danno l’ordine di alzarsi in volo e nuclearizzare?"
"Non ricordo esattamente ma mi fido"
"Bene, per me questa dovrebbe essere la soluzione per il Medioriente, nuclearizzare tutto, senza distinzione"
Sorrisi…
categoria: Tag:amicizia, democrazia, morte, resistenza, terrorismo
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