Questa te la dovevo, te la dovevo perchè me la sentivo.
Ci sono alcune notti che pesano come macine sul grano. Notti fatte di sonni pesantissimi o di sottili torpori. Non so a quale notte tu ora ti stai accingendo, so che sarà certamente uno degli ultimi "prima". I successivi saranno il giorno prima del matrimonio e quello prima della nascita del figlio, ma sul secondo non v’è matematica certezza, si sa che la natura è imprevedibile. Bene tra poco, ti darai l’ultima lettura alle carte, ti ripeterai in mente le domande concordate, mangerai poco e abbasserai il letto, ma se non hai ricevuto visite scommeto che è già "ammainato"; scommeto inoltre che stai scongiurando che la cosa duri davvero poco e ti tranquillizzi – temo inutilmente- ripetendoti che tanto non è un esame vero e proprio e che poi chi se ne frega dei punti…giusto.
Del dopo ne parleremo domani.
Stasera si parla del percorso.
E’ la vigilia di una cosa importante per un mio amico speciale. Ed io non ci sarò. La vita, come la natura, è imprevedibile ed ha architettato bene le date (amarissimo).
Bene è uno di quegli amici che conosci da prima di sempre. Che la "cia" sceglierebbe per estorcergli informazioni sul tuo conto -sa tutto- ma lui probabilmente tacerebbe. L’amico che si differenzia dal fratello solo perche manca la consanguineità e non è un grande male, alla fine.
L’amico che vorresti un po’ diverso alle volte, quello che vorresti fosse un po’ più guascone, ma che poi alla fine adoreresti comunque in tutte le salse e infatti lo fai. Quello col quale parli e che ti diverte perchè tira fuori magari quello stimolo che ti fa dire "cazzo a questo non ci avevo pensato". L’amico che ti chiama per consigli e che sai che su una serata a vedere un film c’è sempre. Quello con il quale c’è un tacito gentelmen agreement in cui: lui non pressa me ed io non presso lui. Quello al quale difficilmente imponi qualcosa perchè lo conosci e sai che semplicemente alcune cose non gli vanno, lo si sa e si è rassegnati (sorriso ironico) nell’accettarlo.
Quello che davvero ha conosciuto tutte le tue tipe, sia quelle dai nomi impronunciabili sia quelle impronunciabili e basta. Domani è il giorno speciale per quella persona che so che nella sua vita si fermerà, ogni tanto, a pensare: chissà cosa sta facendo quello scavezzacollo del sanfedista. E’ l’amico al quale si confessano i dettagli paradossali di come vorresti che fosse imbandito il tuo funerale e gli si sussurrano anche i timori che agli altri non dici.
Signori, io davvero lo conosco da sempre! Qui la retorica è semplicemente descrizione pura e questo vi fa rendere conto di quanto sia profondo il rapporto; perchè se braccia rotte, competizioni storiche, dispute caratteriali ed assurde abitudini alimentari non hanno incrinato un sentimento, sfido ora i tempi a farlo.
Domani io non ci sarò ma questo piccolo getto su carta assolutamente virtuale è certificato altissimo di presenza affettuosa, anche perchè se già lo stai leggendo su questo blog conosci il valore che hai per me.
Ultimo dei normanni sguaina la tua Durindana ed affronta sprezzante il moro, suona il tuo corno e fracassa le tempie nel farlo, è il giorno tuo ed io sono convinto che domani mattina un leone si alzerà 20 minuti prima di una gazzella e che la coglierà nel torpore del sonno facendone appetito; un leone pacifico sì, ma domani un po’ meno.
Ti voglio bene.
Il Sanfedista.