Ruvidezze, come sono.

scritto da Sanfedista il 4 gennaio 2009,16:54

In realtà potrei forse essere un reazionario clericale, forse sono un po’categorico, alle volte avventato. Tiro tardi, mi piace compiacermi delle situazioni malinconiche che vivo, edonista di sicuro, provocatore quando ne ho l’energia, altrimenti conformista per pigrizia. Riesco a fare sempre tre passi indietro, però, per guardare il mondo da prospettive diverse, cerco sempre di comprendere profondamente gli altri e indulgo su me stesso quando è necessario.

In amore non so, credo di dare molto, penso che quando sono innamorato lo sono così tanto da apparire tollerante fino all’indifferenza.  Tollero perchè amo e credo che solo con la libertà più ampia si possa compiere una scelta vincolante.

E’ come trovare le chiavi della prigione, entrare e dare doppia mandata; questo è l’amore per me.

Sono curioso, cerco sempre buone letture, ma non disdegno quelle mediocri, leggo dai significati delle bandiere del mondo ai romanzi di Saul Bellow o John Dos Passos.

Amo nelle canzoni alcune piccole parti, mi innamoro di alcune sfaccettature, magari anche dell’intonazione di una sola nota, tendo a riascoltarle anche per un pomeriggio intero.

Pigro al punto di stancarmi nel vedere gli altri affaccendati.

Disperato cultore di aforismi, del Napoli Calcio, di Napoli, della mia donna, che è la mia musa innanzitutto.

La velocità mi rilassa, credo che più si accelera e più il confine tra lo scopo ed il mezzo si sublimi, fino a cristallizarsi in un attimo di assoluto in cui la velocità è sinonimo di onnipotenza divina, diventa la capacità di dominare il tempo, di gustarlo.

Così anche la lentezza. Raramente indosso orologi, il mio rapporto col tempo è una comunione forzata, mi ammansisco alle lancette solo quando non potrei fare altrimenti. Ma è sempre un tempo imposto dall’esterno, o per motivi di lavoro o per armonica convivenza con un altro essere umano. Fosse per me il tempo sarebbe solo  una frusta, o uno scrigno di dolciumi da cui trarre ricordi per bearsi. Passati dolori o trascorse gioie hanno lo stesso gusto perchè me ne servo quando ne ho bisogno. Li scelgo attentamente.

Vivo con energia per riempire il serbatoio di rimembranze e per poter fantasticare sul futuro, di cui non parlo mai qui, perchè il sogno nel futuro è la sola cosa davvero personale che abbiamo, il presente ed il passato per quanto celato sono comunque di dominio abbastanza pubblico, già il fatto che li abbia già affrontati li degrada a porzioni di vita minori.

Mi si dice che non si riesce mai a possedermi nella mia totalità, c’è sempre una scheggia che sfugge e non fa tornare i conti. Lo vivo come un insulto che qualifica chi lo fa. Credo che per contenere una persona più che prenderne il passato bisogna rubarne un po’ di futuro, perchè solo sul futuro si può avere un dominio, quindi è condividendo i progetti per l’avvenire che l’armonia si compie, il passato di ognuno è di mole così ampia che nessuno mai potrà spiegare tutti i sassi che hanno composto la strada.

Sto imparando molto in questo spazio della mia vita e lo devo anche a chi mi sta intorno ed a chi mi ama. Riconosco sempre i meriti di chi mi circonda. Ed ora chi ho accanto ha meriti enormi. Vive con la lievezza di un raggio di luna, trema ed ha la fragilità del cristallo, ha occhi che balenano e una parte scura nella quale rifugiarsi. Sa sempre dove è nascosto il segreto della vita e delle cose che la compongono, è schietta e volenterosa nell’affrontare i giorni. E’ legata a me perlomeno quanto io sono legato a lei. E più le nostre visioni si allontanano più i nodi che ci legano si stringono; mi dimentico spesso se quello che pronuncia sia stato io a trasmetterglielo oppure mi suona familiare perchè è stato lei ad insegnarmelo.

Ruvidezze che danno spessore ad un’esistenza tra tante, ma unica come tutte.

Rileggo ed il presupposto del titolo che recitava egotico "Come sono", andrebbe mutato in "Amore ti spiego un po’ come sono", ma non lo cambierò, perchè tu tanto lo sai già…ruvidezze…

frase del giorno

scritto da Sanfedista il 29 dicembre 2008,14:28

La felicità è l’equilibrio tra il come siamo ed il come vorremmo. Tralasciando il come non siamo ed il come siamo stati. Il come saremo non è null’altro che un sogno al quale cerchiamo di dare forma, sperando di non cadere nel come avremmo voluto. A regolare queste tortuose strade non v’è altro che la volontà e l’adattamento a quello che chi vorrà per noi ci concederà.

Non v’è misura nella vita che viviamo, tutto ciò che può essere misurato non rientra in quelle caratteristiche che rendono l’uomo diverso dagli altri fenomeni naturali. Nulla di quello che desideriamo, speriamo e vogliamo può essere soggetto a valutazione matematica infallibile. La razionalità è solo un criterio di scelta e comunque non garantisce risultati certi. La volontà è il mezzo unico per il tentativo, cosa sia a muoverla non rileva per la nostra vita né per il conseguimento nei nostri scopi.

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Il solito Israele.

scritto da Sanfedista il 27 dicembre 2008,17:20

Come al solito Israele pone con le sue misure avventate l’intero globo in grave pericolo. L’aborto giuridico dell’esistenza di uno stato ebreo è la causa di anni di terrorismo. Noi continuiamo a pagarne le spese.

Lo stato di Israele agisce con l’avventatezza di chi sa di avere le spalle coperte da un fratello maggiore. Gli inglesi sapevano che Israele non s’aviva a fa, cercarono con ogni mezzo di impedire la nascita ma poi gli americani -in realtà la potente lobby ebrea statunitense- s’imposero e lo stato fu.

Il sionismo oltre a non trovare alcun riscontro in nessuna norma di diritto internazionale, a meno che la parola di Dio valga come contratto, ha destabilizzato un’intera area ed ha portato ad uno stato di guerra pressocchè costante. Se vogliamo, il sionismo è stato il padre dell’attentato dell’undici settembre e di quelli in spagna e inghilterra. Ogni "buon" mussulmano può svegliarsi un giorno e farsi saltare in aria nel nome dei fratelli palestinesi soggiogati a Gaza.

Ma va bene, queste cose sussurriamole altrimenti pure ci indicheranno come nazisti o antisemiti e questo non è politicamente correto, poi se gli ebrei di tutto il mondo si sentono prima israeliani e poi cittadini degli stati di cui hanno il passaporto va bene lo stesso…

Vi consiglio un giro di ballo al Garden Blue, con fascia d’oro per la Miss ricchi premi e cotillon, tanto per pensare ad altro…

 

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Un Natale finito in tragedia

scritto da Sanfedista il 26 dicembre 2008,18:21

Quest’anno come quelli passati si è consumata l’ennesima tragedia sul mio desco. Ho tenuto un drammatico conto delle vittime che il mio Natale ha prodotto.

Sfoderate le armi, posate d’argento, cristalli di Baccarat e morbidi tovaglioli mi sono gettato nel compimento della strage. 

La mia -e della mia famiglia- battaglia natalizia ha contato tre dozzine di mitili caduti, perlomeno 2 capretti, qualche merluzzo, un salmone, un paio di oche, qualche migliaio di storioni in fieri, un manzo per il brodo, maiali vari, falciati alcuni dal terribile Rana Giovanni ed altri morti sul campo della salsamenteria, una spigola; di calamari si è perso il conto, così dei gamberetti. Non pago della mia sete di morte ho sacrificato sull’ara del cibo anche deliziose uova di gallina, alla salute dell’aborto selettivo, farcite di pasta ricavata da ignare aringhe baltiche.

Ho annaffiato questa strage con un Barolo Fontanafredda del 1945, tratto da uve coltivate faticosamente sotto i bombardamenti alleati e non, imbottigliato da uomini certamente ormai defunti. Un vino che ha vissuto mezzo secolo di vita ed attraversata la penisola da nord a sud si è immolato nell’A.D. 2008 per il mio piacere.

La sorte di questa strage è a tutti nota, ben sappiamo a cosa serve tutto ciò, in cosa questo si tramuterà, ma me ne compiaccio ed al solo pensiero mi torna la voglia di arruolarmi e di perpetrare nuovamente questo massacro, di rinnovare l’anno che verrà questo macabro giorno della memoria animalesca.

ma si, buon natale!

scritto da Sanfedista il 23 dicembre 2008,13:14

Sono due/tre giorni, 24, 25 e 26. Traffico, folla in giro, pranzi, cene, presepi, alberi con regali, regali da cambiare, regali da fare, capodanni da organizzare, cinema da prenotare, amici da vedere, zucchero a velo da rimestare. Ma sì, buon Natale sperando che il tempo rallenti un po’ e ci dia modo di godere di quei giorni che ci separano dal prossimo Natale.

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Assente (in)giustificato.

scritto da Sanfedista il 22 dicembre 2008,11:29

Scusate, sono stato assente per un po’. L’esame di avvocato prima, una visita con un amico tedesco poi…l’influenza ora mi hanno costretto ad occuparmi di altre cose, riassumerò ora quello su cui avrei voluto scrivere e su cui non ho potuto, magari qualcosa la approfondirò presto:

  1. Esame avvocato a Napoli, una bolgia infernale con scene di panico gravidanze isteriche e suppliche alle madonne e varia umanità che cerca di guadagnare il proprio brandello di futuro. Voto 4.
  2. La succulenta storia di un signore di 60anni. La riassumo: ero in fila per entrare al padiglione d’esame e mi trovo accanto un sessantenne, gli chiedo, curioso, il perchè di questa scelta alla sua età. Lui mi dice che ha passato una vita a fare l’usciere al comune, poi verso i quarant’anni ha deciso che doveva fare di più ed allora si è iscritto alle superiori, poi ha pensato che con la pensione avrebbe avuto un sacco di tempo libero, ed allora ha ben pensato di iscriversi all’università. Arrivato a questo punto, perchè non diventare pure avvocato? Ed infine la goduria massima con la sua frase: "Eh poi sapete che piacere, io ho vissuto da usciere ma mo muoio avvocato". Voto 9
  3. Il Tv movie –o sceneggiato–  su Primo Carnera, sono un genio della precursione, leggetevi l’ultimo cenacolo ideale. Voto (a me) 8. Voto (allo sceneggiato) 6.
  4. Calcio Napoli, e menomale che non ho scritto, avevo pronto un pezzo pieno di lodi ed invece ieri ha perso contro il Torino, maledetti! Voto 6+
  5. Volevo parlare sulle abitudini degli "ex" di salutare per natale gli "ex" suoceri. Voto n.g.
  6. Avrei voluto approfondire la questione che è nata da questa discussione che ho fatto qualche tempo fa. Lei:"Io credo che esistano esseri invisibili". Io:"Gli unici esserei invisibili in cui credo sono i batteri". Magari questa me la riciclo per una prossima frase del giorno. Voto 7.
  7. La visita con il mio amico tedesco a Roma, non ci vedevamo da due, forse tre, anni e ci siamo rincontrati nel clima natalizio della capitale, parlando del più e del meno siamo finiti a parlare di viaggi, ed io confessandogli il mio fastidio quando all’estero, saputo che sono di Napoli, mi danno del mafioso, lui ha riso e mi ha detto che la sua situazione è peggiore, perchè quando viaggia alle volte dicono Nazista. Voto 3.
  8. Volevo farvi gli auguri per un Santo Natale. Ma poi ho pensato che il post su questo lo faccio. Voto 5.
  9. Ho pure pensato che la sufficienza a scuola dovrebbe essere il "5" perchè i voti andando dallo 0 al 10 dovrebbero vedere nel "5" la media e quindi la sufficienza, mentre ci sono più voti per graduare le insufficienze che per premiare i meriti, 6 a 5. Voto 5.
  10. La questione di Napoli e dello scandalo Romeo. Voto 0.
  11. Un post sui regali di Natale il più importante che ho fatto quest’anno è stato un accendino di Cartier. Tres chic. In lacca cinese rosa (avete una minima idea di quanto sia elaborato il procedimento per produrla) ed in oro…Voto svariati 0.

Questi, più o meno sono gli aggiornamenti, a presto, cari miei sodali.

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Pensiero positivo del lunedì.

scritto da Sanfedista il 15 dicembre 2008,10:18

Ti svegli, ti guardi allo specchio e pensi: no alla fine è tutto uno scherzo…giri su te stesso e te ne torni a dormire. Il sanfedista si augura davvero una buona settimana, poichè è piena come un uovo sodo.

Si spera di raggiungere indenni il venerdì sera, da quel giorno davvero si incomincerà a respirare un po’ di aria natalizia…

frase del giorno

scritto da Sanfedista il 10 dicembre 2008,16:02

la noia si pesa in grammi, la lontananza si misura in centimetri.

la gente ha bisogno di parole d’amore. Una frase che ricorderò per sempre…

scritto da Sanfedista il 9 dicembre 2008,22:31

La gente ha bisogno di parole d’amore, c’è bisogno di dolcezza. C’è bisogno di sentirsi amati, di darsi dolci baci, di sorprese, di novità in ogni istante. Le persone hanno bisogno di frasi sussurrate all’orecchio, di lievi dita che accarezzano la pelle. Di progetti da costruire e gioie da dividere, di mani giunte e ombrelli da condividere quando piove, di tornare a casa e trovare un sorriso.

Non potrò mai dimenticare una delle frasi più commuoventi che lessi su un sepolcro in Puglia; era una coppia che dopo una vita passata insieme riposava accanto, per condividere anche l’ignoto, che aveva, in questo modo, deciso di legarsi per sempre. Tutte le volte che ci ripenso ancora il mio cuore si scioglie in commozione, l’epitaffio sulle tombe era, più o meno, il seguente:"Qui giace mia moglie, come sempre fredda”. Epitaffio sulla tomba accanto: “Qui giace mio marito, finalmente rigido!”. E subito accanto un’altra tomba, con un frase incisa evidentemente dal marito della defunta:"Ella non voleva che la mia felicita’. La sua morte l’ha ben provato." Che cuore colmo di gioia, che dolcezza.

Ah l’amour…

Finalmente una buona notizia

scritto da Sanfedista il ,14:40

L’assessore alla sanità campana ha tranquillizato i cittadini della Regione; sulla carne Irlandese contaminata da diossina ha infatti dichiarato: "Bisogna stare tranquilli, la diossina campana è di qualità superiore ed abbiamo degli ottimi strumenti per arginare il fenomeno, affinchè la concorrenza di diossine straniere non incidano sul mercato interno"  ha continuato poi dicendo "Io invito i cittadini a continuare ad utilizzare solo prodotti contaminati provenienti dalla nostra regione e per questo è pronta una campagna di sensibilizzazione: Scegli Diossina nostrana scegli quella Campana".

Le attività continueranno, poi, con la distrubuzione di mozzarella nelle scuole, per sensibilizzare i più piccoli, e con varie attività come quella prevista per il prossimo 20 dicembre ad Acerra: "Antichi sapori e racconti popolari intorno al cassonetto che brucia". Attività che rientra in quelle finanziate dalla UE.

Un’altra buona notizia per la regione quindi, che dopo aver confermato le prime posizioni nella classifica della peggiore qualità di vita italiana -Napoli è terz’ultima, le altre provincie un po’ più su- prosegue la sua implacabile ripresa. Con buonapace degli inguaribili pessimisti che solo qualche settimana fa credevano che la giunta fosse inadeguata.

In foto un trentenne di Casoria (NA), geneticamente modificato, ed ora  strabiliantemente somigliante ad un panda, in seguito all’esposizione alla diossina, mentre chiede alla mamma altra mozzarella. (per la foto si ringrazia, il XX concorso "Persone Spassosamente Malformate che assomigliano a qualcos’altro". Per approfondimenti il libro fotografico: "Da Černobyl’ ad Acerra, 20 anni di divertimento ecocompatibile" ed. Mandulini AAVV.