Outing, si dice così?

scritto da Sanfedista il 25 settembre 2009,11:56

Sto scoppiando, proprio non reggo più. Apro il blog e vorrei scriverlo ma poi mi dico:"Ma scherzi? Non sono cose che si scrivono sul blog". Eppure io davvero avrei bisogno di metterle on line. Mi sento davvero imbarazzato per quello che sto per scrivere, e già me ne vergogno. Mi sto abbandonando ai più bassi istinti, nessun dandy ne parlerebbe mai…nessuno. Ma io devo liberarmi…ed allora lo sussurro a bassa voce: ssc napoli perchè mi fai soffrire così tanto? che male ti ho fatto io? eppure ti sono sempre fedele. Eppure mi sono esaltato per la campagna acquisti estiva ed ho comprato ben 2 abbonamenti per vederti, nelle 2 case in cui mi divido: uno a mediaset premium ed uno a sky, Napoli perchè non vinci? Perchè permetti che il mio dirimpettaio barese mi prenda in giro in maniera così clamorosa? Vedi io razionalizzo ma poi alla fine mi innamoro di te ogni domenica, rendendomi ridicolo e facendomi coglionare ogni volta che si perde. Mio amore, amore mio non corrisposto. Ah già mi sento meglio…



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Altri giochini

scritto da Sanfedista il 22 settembre 2009,12:24
E venne il giorno in cui il cellulare regredirà fino allo schermo a cristalli liquidi bicolore non illuminato. Le applicazioni includeranno solo la calcolatrice -non scientifica- e le suonerie saranno solo 4, massimo 5. Poco spazio per i messaggi, 24, poi si cancellano i vecchi. Il cellulare non avrà più neanche il serpentello mangia pixel, la fotocamera e tantomeno internet. Anzi internet un giorno non esisterà più. A tal proposito, di conseguenza, non esisteranno più i siti internet, compresi quelli assurdi. Burraconline, Tim.it, Atac.it etc. Io quel giorno non so dove potrò trovarmi ma osserverò tutto questo da lontano, e l’occhio mi mostrerà tutti questi cambiamenti facendomeli apparire piccolissimi. E più sono piccole le immagini più è forte il ragionamento e quindi il ricordo. Quel giorno di sicuro sul mio schermo del cellulare lampeggerà un messaggio: sarai tu che mi rallegri la giornata.





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17/09/09

scritto da Sanfedista il 18 settembre 2009,12:37







Dulce et decorum est pro patria mori









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Frasi di autori colpevolmente dimenticati

scritto da Sanfedista il 15 settembre 2009,23:10

"Attenzione la carica della batteria principale è quasi esaurita, per evitare la perdita di dati si consiglia di ricaricare".

Chiunque ha un dispositivo a batteria portatile prima o poi lo ha letto. E’ un aforisma perfetto che ti da un consiglio nel tuo interesse con garbo e senza allarmismo. Pensate un po’ se ci fosse stato scritto:"Stato critico della batteria, attento tra qualche istante tutto il tuo lavoro, forse un’intera giornata sparirà senza possibilità di essere recuperata. Ricarica finchè sei in tempo!".

Eppure noi ci soffermiamo sulle frasi di Wilde, Bolano, D’Annunzio.

Pensate che una persona un giorno si è seduta al tavolo e si è inventata questa frase meravigliosa:"La persona da lei chiamata non è al momento raggiungibile si prega di riprovare più tardi". Perfetta. Una frase che riassume un mondo di ipotesi, ha il cellulare spento, è in galleria, è scarico, è ormai seppellito nelle fondamenta di un centro commerciale. Tutto e nulla, semplicemente ora -o per sempre- non è raggiungibile.

Sono frasi che a noi sembrano essere nate da sole. Sembrano frasi che ci sono sempre state, che non sono mai nate, che come il sole o le foglie diamo per scontato. Eppure sono state pensate, ma sopratutto scritte da qualcuno.

"Si prega di non riagganciare per non perdere la priorità acquisita". La sentiamo sempre è una delle proposizioni più registrate, l’abbiamo sentita più di Thriller di M.Jackson, eppure chi l’ha scritta non percepisce diritti e sopratutto è confinato nel più scuro oblio.

E’ splendido poter ragionare sulle infinite frasi ormai familiari scritte da qualcuno che è entrato così tanto nella nostra vita, frasi a cui leghiamo emozioni (pensate alle infinite emozioni che ci ha suscitato la comunicazione dell’irragiungibilità di un cellulare) frasi che impariamo a memoria e completiamo mentalmente quando le sentiamo.

Ragioniamo che "Ogni riferimento a persone o eventi è puramente casuale" non solo è di una perfezione stilistica ed oserei dire filosofica piena, ma anche che fino ad un certo punto non esisteva, fino a che qualcuno si è seduto ci ha ragionato ed ha creato un trasversale mito letterario, tanto noto, quanto anonimo.

 

 

Kunst um der Kunst willen

scritto da Sanfedista il 14 settembre 2009,21:19

Perchè le digressioni sono necessarie. Ed allora aggiorno, potrei perdere del tempo a raccontarvi di una partita da biliardo con un campione zoppo, in una sala con la saracinesca abbassata e con un silenzio da campo centrale di Wimbledon. Intrigante…

Oppure potrei svelarvi la mia voglia ostinata di poggiare portacenere intsabili sul letto e poi dettagliare sugli accadimenti legati ai miei movimenti sul materasso. Maledetta cenere sul cuscino. Le mie sospirate invenzioni oziose, come legare un segnalatore acustico ad ogni cosa, dal telecomando tv alle chiavi di casa. Segnalatori che bippano in caso di fischio. Ponendo termine a nascondini bizzarri tra me e l’universo mondo portatile.

Potrei gettare la maschera mettendo una mia bella foto sul blog, magari svelando l’esistenza dello stesso ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei colleghi. Magari linkandolo su Facebook, che non ho.

Vado a sprazzi stasera. Non ho la voglia di parlare di politica, tanto che posso aggiungere. Sono un fascista tollerante e antifrancese. Un borbonico melanconico, un disordinato senza grazia possibile, e senza possibile indulto. Il cinema la mia passione è una cosa troppo seria per parlarne qui.

Potrei comporre parole per il piacere di rileggere e di vedere riempiti spazi sul bianco, ma questo è troppo decadente anche per me.

Vorrei sapere chi mi legge, giusto 4 righe per raccontarvi, ma tanto so che i miei lettori se mi leggono sono pigri quanto me.

Ed allora indolente indovinello:

"Perchè i corvi non volano mai di notte ed i gabbiani mai all’alba?"

Dico sin da ora che se non riceverò risposta, o risposta esatta la soluzione non la darò io…

Palla otto in buca ad angolo…-disse mangiucchiando nulla in bocca.

Per un istante la polvere di gesso fu magica ed il verde un mare piatto di silenzio arenato. La palla scomparve nella buca e pochi istanti dopo, lo zoppo, rialzato lo sguardo dopo il colpo, si girò verso la sala, che dalla penombra era passata al buio assoluto: scomparsi gli spettatori e i loro puntini incandescenti tra le labbra. Rigirato non trovò più il tavolo da biliardo, la rastrelliera, il segnapunti e l’avversario. La palla scivolando in buca si era portata via tutto il mondo come un tappo di una vasca tirato via in un istante. Lo zoppo per qualche istante attese qualcosa, ma poi svitò la mazza, la rimise nel fodero e s’incamminò via, con un sorriso sulle labbra, la mazza a tracolla e giochicchiando col gessetto in mano.

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Qualcuno mi ha detto che…

scritto da Sanfedista il 10 settembre 2009,15:56
…piccole stille di felicità puoi intravederle tra le pieghe di un tiramisù, se stringi un po’ l’occhio le scovi che, scivolate via da amorevoli mani, si sono insinuate docilmente tra il savoiardo e la crema. Pronte a migrare nel tuo stomaco, recando così gioia istantanea e dolce ricordo da sfiorare, con papille magari.




Frase del Giorno/8 settembre

scritto da Sanfedista il 8 settembre 2009,16:05
Come al solito sempre giornata orrida…

Comunque frase del giorno.

Dedicata a tutti noi…

Se insisti, resisti e persisti.
Raggiungi, ottieni e conquisti…
amen…


E’morto Mike Bongiorno

scritto da Sanfedista il ,14:21
-Provo a dare la soluzione: E’Morto Mike Bongiorno!
-Esatto!!

ALLEGRIA!!!


E’deceduto poco fa a Montecarlo, un minuto di silenzio sui telefoni infostrada.

Baudo dice:" Ha perso la sfida per il festival".

A parte tutto, addio Mike! Ora scopriremo davvero se Dio è onnisciente, dagli sotto di domande.


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Dio/Frase del giorno

scritto da Sanfedista il 3 settembre 2009,16:13
Credo di aver capito più o meno come funziona Dio.

Se preghi, ad esempio, affinchè ti renda più paziente, ti offre una situazione in cui tu possa dimostrare la tua pazienza.

Se gli chiedi di essere più forte ti dà l’occasione per provare ad esserlo.

Se gli chiedi di essere meno timido, più coraggioso, più onesto, più buono, non ti dona queste doti ti offre occasioni in cui tu possa applicarle.
Ed è così per tutto il resto. Dio non ci dà direttamente le virtù ci offre le condizioni per ottenerle.

Sono un po’ più sereno.

saltellando nel miglio verde

scritto da Sanfedista il 31 agosto 2009,17:49
Il miglio verde, cosìdetto per il colore del linoleum, è quella porzione di vita che percorre il condannato a morte dalla sua cella al luogo di esecuzione della condanna.

Sento già vociare:"Grazie Sanfedista per questa allegria settembrina che ci stai per sottoporre". O ancora:" Sanfedista tu si che interpreti con gioia il tuo ritorno in ufficio". Uno timido si limita:" Sanfedista che ottimismo".

Sì, signori e signore. Oggi il Sanfedista è sostanzialmente triste. E’ triste perchè il pensiero più allegro che riesce a trovare è quello sul perchè della morte. Sul perchè abbiano creato un essere tanto imperfetto, così fallace da spegnersi arrivato ad un dato punto. Ed allora ecco che mi arriva al cervello il pensiero di come tutti noi stiamo percorrendo un miglio verde, qualcuno ci metterà un po’di più per completarlo qualcuno molto meno ma la destinazione è inesorabilmente la stessa per tutti.

"Evviva il Sanfedista e il suo buon umore!!!". "Sanfedista sei un toccasana per la depressione!".

Sarei puerile se dicessi che questa forma di tristezza deriva dal primo giorno di lavoro post vacanze. Il sentire è più profondo deriva dalla disillusione. Quando sono partito pensavo che il ritorno al lavoro fosse baciato da grandi novità. Sconvolgimenti che mi facessero, d’un tratto, amare quello che sto facendo. No, ed è un "no" decisamente secco, che se aveste sentito con quanta forza l’ho battuto sulla tastiera vi sareste alzati di scatto.

La tristezza va oltre la consapevolezza di essere sottoposto ad un individuo beceramente più mentecatto di te, ma si corrobora (tristezza-corrobora, abbiamo un ossimoro) nella certa voglia di cambiare non supportata però da offerte vantaggiose economicamente.

Mi rileggo. (3 minuti dopo)

Bene, d’ora in avanti Noi prendiamo il controllo del cervello del Sanfedista. Siamo un gruppo di neuroni combattenti per la libertà. E questa è la nostra storia:

Ci siamo finti morti durante la grande asfissia dovuta al nodo della cravatta dello scorso 29 luglio. Ci siamo riorganizzati e sparpagliati, abbiamo raccolto fondi con rapine a neuroni irregimentati e ben nutriti. Il nostro capo è il neurone 12.503, già vittorioso durante la battaglia della notte dell’alcool del ’99,  del torneo di Playstation "Casa XXXXX" del 2003, ferito ma non fiaccato durante la celebre resistenza alla canna del 2005, notte di S.Lorenzo.
Siamo ben organizzati, anarchici quanto basta e pronti a bloccare le sinapsi in caso di rappresaglia.

Abbiamo or ora preso il potere, quindi rileggiamo l’ultimo post del Sanfredista (…psss si scrive SANFEDISTA -ah ok-). Dopo sommaria lettura (fanculo le letture approfondite) abbiamo stabilito che ci sono troppi paroloni, che il periodo -dice il neurone 6.545, quello rimasto attivo durante il liceo- che il periodo è troppo complesso e ricorda lo stile? Ricorda lo stile? Che stile 6.545? – lo stile Ciceroniano-. Ah ecco, ricorda lo stile Ciceroniano, che è una cosa a noi sconosciuta e per questo ci fa schifo.
Il pessimismo del Sanfedista è proprio di una gestione vecchia. Ora guida l’irrazionalismo. Dopo prima sommaria lettura -ribadiamo- pensiamo che il concetto espresso alla fine del post quello della "mancanza di offerte vantaggiose economicamente" faccia più schifo dello stile ciceroniano e per questo:

Sti cazzi ai vantaggi economici, se il Sanfedista troverà, anche a gratis, un posto più stimolante lo accetterà. Il Sanfedista ha 27 anni; noi gruppo di neuroni moriremo verso i 33/34, quindi abbiamo ancora pochi anni per far si che il Sanfedista non si debba pentire di qualcosa, quando gli altri neuroni, quelli più longevi e resistenti gli presenteranno i primi bilanci. Il nostro compito è arduo, siamo la dittatura dell’irrazionale che ogni tanto deve far colpi di stato.

Perchè poi sappiamo bene che l’ultimo passo del miglio verde è l’unico da cui ha senso guardarsi indietro, noi saremo morti da un pezzo, ma lui nell’ultimo respiro si ricorderà i cambiamenti irrazionali più che i giorni tutti uguali ed è per quello che sorriderà e compiaciuto ci concederà applauso, nostra unica ricompensa, perchè dei soldi ce ne fotte un cazzo, anche perchè il papà del Sanfedista, in questo è generoso.

Fanculo.

p.s.

comunque sappilo, noi siamo nella sua testa, ti ama alla follia.