Quando accendendo la tv di pomeriggio mi si para davanti il solito film tv ambientato in Germania, in cui il manager spietato di Francoforte tornando con la sua 911 turbo al paesello della sua infanzia, quasi investe la fioraia che si scopre essere il suo grande amore adolescenziale nonché una convinta no-global biologica che poi sposerà lasciando lavoro e l’odiosa figlia del presidente della sua GmbH mi rendo conto che siamo in estate.
L’asse del male ha ancora vinto. La mente malata di Rosamunde Pilcher tradotta in film tv dai crucchi è tornata e non ci sarà scampo. Più forte di Fini e delle presunte beghe con Berlusconi (che poi si parla di questione morale e Gianfranco si allea con il plurinquisito Lombardo), più forte delle teche Rai, dei mondiali di atletica e delle amichevoli precampionato, titoli della Pilcher come “Solistizio”, “Aprile”, “I cercatori di Conchiglie”, trovano vita in tv nella campagna tedesca con colori saturatissimi e fotografia nitidissima.
La trama è sempre la stessa: amori controversi. La fine è sempre uguale: amori felici. Ma che palle.
No non sono così cattivo, rifatevi gli occhi con il Re e buone vacanze, ci rivediamo a settembre.
Secondo l'Università agli Studi di Mirabilandia:
Il bicchiere d'acqua è il cocktail più famoso del mondo. Tuttavia, se non si possiede sufficientemente esperienza e dimestichezza, il travasamento del liquido e la relativa assimilazione può trasformarsi in un'azione complicata e potenzialmente disastrosa.
La corretta preparazione di un bicchiere d'acqua si compone di due fasi principali, attiva e passiva. Entrambe le fasi sono fondamentali, non è possibile invertirne l'ordine, nè saltare una di queste.
Pena: la disidratazione.
In questa prima parte cercheremo, passettino dopo passettino, di trasferire un po' d'acqua dalla bottiglia all'interno del bicchiere, senza utilizzare gru o altri congegni meccanici, ma solamente le vostre mani!