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#1
18 dicembre 2007
bellissimo il tuo blog, sopratutto i personaggi del cenacolo ideale li leggo con molto interesse, alcuni li conosco, altri mi sono completamente nuovi!
I lavori forzati mi sembrano una idea giustissima, anche se mi sorge un dubbio… se ad esempio i detenuti dovessero lavorare per cantieri, servirebbe gente che sorvegli che non evadano, e quindi bisogna formare una nuova polizia, oppure assumere nuovi secondini… insomma è un problema!! certo ciò potrebbe dare lavoro ad un certo numero di disoccupati come lato positivo, allo stesso modo però sono soldi che lo stato deve sborsare e da qualche parte deve pur prendere…. non so se ci sia risposta a questo dubbio…
io però resto una persona non contraria alla pena di morte…per mille motivi….. anche se questo discorso è puramente teorico perchè per il 99,99999% delle possibilità non succederà nulla di quello da te auspicato purtroppo….=(
ciao ciao…. Roberto89
Commento di utente anonimo — 18 dicembre 2007 il 22:40
Indipendentemente dal fatto di esser favorevoli o contrari, la questione della pena di morte non mi sembra così urgente e necessaria da risolvere. C’è uno sterminio di massa permesso dalla legge che è l’aborto, eppure per molti quella vita indifesa non ha la dignità di essere umano, eppure quando la si sopprime altro che armi impari: è una vigliaccheria inaudita. Se per il caso della pena di morte si mobilitato i filantropi illuminati (leggi massoni) contro l’aborto si mobilitano purtroppo solo alcuni cattolici, mentre le femministe reclamano la libertà di uccidere ed i radicali difendono questa libertà contro l’oscurantismo della Chiesa. Eppure lo sterminio è grande, i numeri sono grossi e il danno morale incalcolabile. Ma nel silenzio anche il crimine più efferato passa inosservato.
Per Roberto89, grazie per l’apprezzamento! Sulla questione dell’impossibilità di cambiamento, il fatto non è del tutto vero; in che senso; siamo pur sempre padroni del nostro futuro e di usare i metodi che questo stato ci consente per decidere dei cambiamenti e per proporre a più persone possibili le nostre idee. Certo il panorama politico è desolante ma questo non ci dve far desistere e scivolare verso la remissione! Mi raccomando, Roberto, porta sempre avanti, con rispetto ma con forza, le tue idee.
Per Anonimo, mi informerò su questo aggregatore e poi valuterò la proposta “indecente”.
Per il caro Messinese, sono d’accordo sulla priorità di altre battaglie ma oggi questo passava il convento. Nel futuro certamente tratterò il tema, direi i temi (c’è anche un tuo cenno sulla massoneria), che hai proposto in maniera più approfondita! A presto, allora…
non credo ci sia oggi nè che ci sia mai stato una scissione tra interessi dello Stato e interessi del crimine..le due cose vanno insieme a volte a braccetto a volte come coniugi che si beccano su posizioni diverse.
Altrimenti perchè si creerebbe da una parte una casta della legge fatta di avvocati specializzati nel far uscire fuori i criminali (i bambini cattivi), e dall’altra si proibisce ai magistrati idealisti di prendere i politici che fanno leggi ad personam (politici che poi sono maestri della legge)?
Oppure perchè mai lasciare i cittadini a digiuno di cultura giuridica quando si potrebbe studiare in ogni scuola di ordine e grado come materia base senza lasciarla ai prof. di storia che non sanno nulla di diritto?
La mafia non è mica criminalità comune, è potere, è sistema è controllo sociale che ha radici profonde nella geografia di un Paese non certo nella mentalità o nella Storia.. Se poi dobbiamo andare dietro discorsi retorici andiamo pure a vedere la Piovra a noi italiani piacciono così tanti gli eroi e il melodramma
P.S. Dico questo per sottolineare l’irrilevanza del problema della pena di morte o del carcere come “mezzi idonei” per rimuover il crimine e creare uno Stato “pulito” fatto da bravi ragazzi.
Entrambi possono essere solo argomenti su cui montare propaganda o opinioni.
Esempio? Prendi la schiavitù… l’hanno abolita solo quando si è capito che è molto meglio avere “consumatori” che schiavi..la radice del tema è lo stesso.
Pienamente daccordo. Ma ai lavori forzati aggiungerei le frustate e farei che siano i parenti, a turno, se lo desiderano, a controllare il condannato.
Commento di utente anonimo — 2 settembre 2008 il 20:21
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bellissimo il tuo blog, sopratutto i personaggi del cenacolo ideale li leggo con molto interesse, alcuni li conosco, altri mi sono completamente nuovi!
I lavori forzati mi sembrano una idea giustissima, anche se mi sorge un dubbio… se ad esempio i detenuti dovessero lavorare per cantieri, servirebbe gente che sorvegli che non evadano, e quindi bisogna formare una nuova polizia, oppure assumere nuovi secondini… insomma è un problema!! certo ciò potrebbe dare lavoro ad un certo numero di disoccupati come lato positivo, allo stesso modo però sono soldi che lo stato deve sborsare e da qualche parte deve pur prendere…. non so se ci sia risposta a questo dubbio…
io però resto una persona non contraria alla pena di morte…per mille motivi….. anche se questo discorso è puramente teorico perchè per il 99,99999% delle possibilità non succederà nulla di quello da te auspicato purtroppo….=(
ciao ciao…. Roberto89
Commento di utente anonimo — 18 dicembre 2007 il 22:40
Ho da farti una proposta indecente: vorresti iscriverti all’aggregatore http://www.therightnation.net/dblog ?
Per farlo è sufficiente mandare una email qui adesioni@therightnation.net
Ciao!
Commento di utente anonimo — 19 dicembre 2007 il 18:02
Indipendentemente dal fatto di esser favorevoli o contrari, la questione della pena di morte non mi sembra così urgente e necessaria da risolvere. C’è uno sterminio di massa permesso dalla legge che è l’aborto, eppure per molti quella vita indifesa non ha la dignità di essere umano, eppure quando la si sopprime altro che armi impari: è una vigliaccheria inaudita. Se per il caso della pena di morte si mobilitato i filantropi illuminati (leggi massoni) contro l’aborto si mobilitano purtroppo solo alcuni cattolici, mentre le femministe reclamano la libertà di uccidere ed i radicali difendono questa libertà contro l’oscurantismo della Chiesa. Eppure lo sterminio è grande, i numeri sono grossi e il danno morale incalcolabile. Ma nel silenzio anche il crimine più efferato passa inosservato.
Commento di messinese — 19 dicembre 2007 il 20:21
Per Roberto89, grazie per l’apprezzamento! Sulla questione dell’impossibilità di cambiamento, il fatto non è del tutto vero; in che senso; siamo pur sempre padroni del nostro futuro e di usare i metodi che questo stato ci consente per decidere dei cambiamenti e per proporre a più persone possibili le nostre idee. Certo il panorama politico è desolante ma questo non ci dve far desistere e scivolare verso la remissione! Mi raccomando, Roberto, porta sempre avanti, con rispetto ma con forza, le tue idee.
Per Anonimo, mi informerò su questo aggregatore e poi valuterò la proposta “indecente”.
Per il caro Messinese, sono d’accordo sulla priorità di altre battaglie ma oggi questo passava il convento. Nel futuro certamente tratterò il tema, direi i temi (c’è anche un tuo cenno sulla massoneria), che hai proposto in maniera più approfondita! A presto, allora…
Commento di Sanfedista — 19 dicembre 2007 il 22:41
non credo ci sia oggi nè che ci sia mai stato una scissione tra interessi dello Stato e interessi del crimine..le due cose vanno insieme a volte a braccetto a volte come coniugi che si beccano su posizioni diverse.
Altrimenti perchè si creerebbe da una parte una casta della legge fatta di avvocati specializzati nel far uscire fuori i criminali (i bambini cattivi), e dall’altra si proibisce ai magistrati idealisti di prendere i politici che fanno leggi ad personam (politici che poi sono maestri della legge)?
Oppure perchè mai lasciare i cittadini a digiuno di cultura giuridica quando si potrebbe studiare in ogni scuola di ordine e grado come materia base senza lasciarla ai prof. di storia che non sanno nulla di diritto?
La mafia non è mica criminalità comune, è potere, è sistema è controllo sociale che ha radici profonde nella geografia di un Paese non certo nella mentalità o nella Storia.. Se poi dobbiamo andare dietro discorsi retorici andiamo pure a vedere la Piovra a noi italiani piacciono così tanti gli eroi e il melodramma
Commento di eretico2004 — 2 gennaio 2008 il 19:56
P.S. Dico questo per sottolineare l’irrilevanza del problema della pena di morte o del carcere come “mezzi idonei” per rimuover il crimine e creare uno Stato “pulito” fatto da bravi ragazzi.
Entrambi possono essere solo argomenti su cui montare propaganda o opinioni.
Esempio? Prendi la schiavitù… l’hanno abolita solo quando si è capito che è molto meglio avere “consumatori” che schiavi..la radice del tema è lo stesso.
Commento di eretico2004 — 2 gennaio 2008 il 20:58
Pienamente daccordo. Ma ai lavori forzati aggiungerei le frustate e farei che siano i parenti, a turno, se lo desiderano, a controllare il condannato.
Commento di utente anonimo — 2 settembre 2008 il 20:21
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