frase del giorno
…si impara molto guardando un’insegna…
capìta?
…si impara molto guardando un’insegna…
capìta?
La talpa venne fuori dal buco, in un lampo, come fuoco d’artificio. Brillò per qualche secondo al cielo e scomparve come cometa inversa. Silenzio, stupore e ammirazione per quel grandissimo miracolo che in seguito non si sarebbe mai più ripetuto.
Un buco nella tenda è come tutti gli altri buchi. Ovvero ci concentriamo su di esso. Pare che l’uomo non riesca a stare lontano dall’osservare nei fori. Una salsiccia rossa sotto il muso di un cane. Il mondo visto da un buco è più grande. Più piccolo è il buco più grande poi è quello che pensiamo di poterci vedere attraverso. Con tutte le cose complesse che ci sono ne cerchiamo sempre altre, più siamo incasinati più preferiamo i buchi ai panorami. Noi abbiamo il dovere di riflettere sui nostri atteggiamenti abbiamo il dovere di chiederci il perchè. Fino a farci sanguinare il cervello. Io devo sapere perchè non riesco a staccare gli occhi da un buco in una tenda. Perchè ci fumo su due sigarette, perchè mi gratto la testa guardandolo. Perchè sposto la sedia. Perchè penso alla luce che ci passa attraverso che mi sembra la punta di un coltello che mi indica. Perchè sento l’esigenza di scriverne qui ritrovando me stesso rapito dal tutto che mi circonda eppure chiuso anche io in un buco in una tenda. M’immetto in quello che non dovrebbe destare interesse. Sarò forse il custode delle considerazioni inutili, dei pensieri persi e secondari. Una sentinella necessaria, assegnata ad una parte dello scibile inutile che deve essere comunque ragionato da qualcuno per mantenere l’equilibrio del tutto. Se non ci fossero persone come me a ragionare su questi accadimenti, magari gli stessi sarebbero ragionati da menti ben più eccelse che si perderebbero lo scoprimento di una grande molecola. La mia funzione è quindi primaria per la vita e l’evoluzione dell’intera specie.
Parlavo mio nipote di 4 anni, gli facevo notare che giocare in quel modo non aveva senso. Mi ha guardato e mi ha chiesto serissimo “cosa ha senso?”. Ho sorriso e gli ho risposto “tutte le prime volte e tutte le ultime nei ricordi”. Ho risposto a me in realtà.