Manchester C. – Napoli

scritto da sanfedista il 14 settembre 2011,22:59

C’è qualcuno che mi ha detto per telefono che al gol di Cavani “Se n’è caduta Napoli”. Io ho fatto cadere parte della strada qui a  Roma, nel solito silenzio maledetto che mi circonda quando il Napoli segna. Afono, sudato di gloria. Innamorato perso, come a 14 anni, come quando ho comprato il mio primo fiore per qualcuna. Nella vita mangi fango, caviale, ostriche e melanzane ripiene di melanzane a funghetti. Bevi acqua calda dal lavello e la birra che sto per aprirmi. Vacilli, traballi, magari la vita ti butta a terra come un tavolino quando gli strappi il tappeto sotto. Così senza motivo. Magari tutti i tuoi programmi sono confutati punto per punto dalla malasorte o da una tua follia non in preventivo. Magari tredicimila cose, ma stasera il Napoli Calcio mi ha entusiasmato e io prometto a me stesso e al mondo testimone che non consentirò a nulla, cose, oggetti o persone di farmi fare un passo indietro, di farmi abbassare la voce, di non farmi crepare il cuore quando le cose vanno bene e quando vanno male. Solo questo, di getto, d’istinto, tutto il resto è un grandissimo casino. Stasera il pareggio mi fa dormire sereno.  

 

 

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