…tuffo…
Prese un unico grande respiro. Ingoiò letteralmente più aria che poteva. Due passi e volò giù dalla scogliera. Il mare piatto d’agosto lo accolse bruscamente. Non fece in tempo a sentire lo stomaco che gli saliva su per l’esofago, che l’acqua lo riportò ad uno stato di primigenia calma. Riemerso si sistemò i capelli immediatamente, e con tre o quattro bracciate raggiunse la piccola spiaggetta di sassi che il mare aveva ricavato con forza in un’insenatura. Cercò una posizione comoda, spostò qualche sasso e si stese. Il sole e un filo di vento lo accompagnarono dolcemente al torpore del sonno.