Buon Natale.
…l’unico periodo dell’anno in cui i buoni sono più buoni ed i cattivi meno buoni…è un periodo d’oro per i cattivi che possono essere ancora più turpi ma a metà prezzo, per così dire…
Buon Natale…
…l’unico periodo dell’anno in cui i buoni sono più buoni ed i cattivi meno buoni…è un periodo d’oro per i cattivi che possono essere ancora più turpi ma a metà prezzo, per così dire…
Buon Natale…
Cambiano i nomi ma alla fine siamo sempre fermi.
La bandiera con la croce non ha senso, la religione non va ostentata sarebbe un pessimo esempio.
Amanda Knox è colpevole come Giuda e gli yankees non devono metterci becco, altrimenti ci ridiano i cowboys che volando basso ammazzarono quelli del Cermis.
Marrazzo è un figuro così misero che davvero mi repelle, i trans mi fanno pena neanche gli zingari sulle scalinate delle chiese, eppure il wwf si ostina a dar da mangiare al fenicottero rosa. Che poi che cazzo mangerà per essere rosa? Fruttolo?
La sinistra si faccia una ragione del fatto che finchè Berlusconi respira anche loro potranno tranquillamente continuare a non pensare a un programma. D’altrone non credo che nessuno, forse solo D’Alema, sarebbe in grado in quel partito di tirare fuori un programma serio e che possa piacere agli italiani.
Le maestre che picchiano i bambini mi diano l’indirizzo sarò felice di pestarle a sangue quando e dove preferiscono.
In Italia la gente lavora quasi gratuitamente e i sindacatii dove li vedi? Alle stupide manifestazioni, chi conosce un sindacalista? Com’è fatto? Io lavoro per una grandissima azienda e non ne ho mai visto uno.
E’ da tanto che non indosso lo smoking e questo finirà per frustrarmi, ma anche questo è un problema della democrazia, l’appiattimento degli abbigliamenti.
Io non pago i musei in quanto giornalista.
Roma è una città così provinciale che quasi mi meraviglio che abbia mai potuto avere un impero, ma neanche una tessera di un autolavaggio si merita. Neanche. Non ha una prima di un teatro che si rispetti, ed ha una metro che il giro sul bruco alle giostre a confronto sembra la circle line di Londra.
I 150Km/h in autostrada mi piacciono parecchio.
ABCDEFGH… In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Γένεσις
v’è forse inganno maggiore? Le parole e le note combinate tra loro creano infinite complicazioni, come le carte mescolate. E Dio, o chi ne fà le veci, rende il complicato solo complesso e tutto finisce per essere così difficile da leggere che la stanchezza negli occhi annebbia la voglia. Parigi con gli occhi di uno stanco è attraente come Isernia un giovedì pomeriggio.
Se ci riappropriassimo dello sforzo come valore Isernia in un pomeriggio di giovedì sarebbe attraente come Parigi. Forse è questo il messaggio di Dio e l’unica alternativa possibile all’infelicità dell’uomo.
Ma ora il crisma del silenzio ci avvolga, che tutto cominci.
בראשית
Untori e bombaroli. Questo dovremmo essere. Invece di produrre più virus e più bombe il mondo si ostina nell’opposto. Il genere umano perirà per mancanza di arguzia causa antivirus e trattati di collaborazione. E’ ufficiale Darwin ci odia per il servigio che stiamo offrendo alla nostra specie. Cartelli e caschi ovunque. Ma che crepino.
Viviamo nell’era della sciatteria e delle donne al potere.
Due disgrazie che porteranno la nostra civiltà alla catastrofe.
Il vero merito è quello che non ha bisogno di essere spiegato per essere capito.
Non riesco proprio ad avere un viaggio in treno normale.
"Vuole che l’aiuti con la valigia?"
"No grazie, faccio da solo".
"Ne è proprio sicuro?".
"Certo, la ringrazio ma è leggera e faccio da solo".
Intanto salgono altre persone e lui continua ad offrire il suo aiuto. Penso ad un boyscout fuori tempo massimo, magari un qualche veterano dello scoutismo, uno di quelli che prese nel cervello una scheggia di olmo nella tragedia del campo scout "Varegotti ’79". S’acquieta. Il tempo trascorre ed il treno accelera. Lo vedo che fissa sorridente la sua immagine nel finestrino che il buio a mutato a specchio. Leggo il mio libro.
"Vuole vedere il mio biglietto?"
"Certo!" faccio io pregustando una qualche assurdità.
"Eccolo, è tutto in regola. Il mio è un biglietto valido. Non bisogna obliterarlo questo. Ora che arriva il controllore non avrò nulla da temere, chissà quando arriva".
"Bene, mi sembra che lei abbia pieno diritto di sedere su questo treno in questo posto".
"Certo, il biglietto è per Roma ed io non avrò nulla da temere quando arriverà il controllore".
"No, non avrà nulla da temere, è in una posizione di diritto inoppugnabile, nessuno potrebbe eccepirle nulla".
Il treno continua instancabile, vedo il controllore arrivare, lui seduto accanto a me prepara il suo biglietto, ormai stropicciato da tante attenzioni. Lo porge trionfante. Io do il codice di prenotazione, faccio i biglietti on line.
"Ha visto? Il controllore non ha detto nulla"
"Ho visto, complimenti una procedura andata a buon fine!"
"Lei dove scende?"
"A Roma, lei anche mi pare, no?"
"Esatto! Vado a stare da mio cugino che è un pezzo grosso nel settore del vivaismo, coltiva tutti i tipi di piante". Io penso che la lezione dell’olmo non gli sia servita a nulla, perde il pelo… Continua a dedicarsi alle piante, tipo arborea sindrome di Stoccolma, o del genere tieniti vicini gli amici ma tieniti ancora più vicini i nemici. Sorrido.
Il treno arriva in stazione e io mi crocifiggo per la mia pigrizia, avrei potuto sfruttare meglio quest’occasione.
"Allora arrivederci"
"Arrivederci a lei e buona fortuna per il lavoro"
"Si dice in bocca a lupo"
"In bocca al lupo, allora"
"Viva il lupo!"
Maledetti scout.