Buon Natale.

scritto da Sanfedista il 23 dicembre 2009,09:33

…l’unico periodo dell’anno in cui i buoni sono più buoni ed i cattivi meno buoni…è un periodo d’oro per i cattivi che possono essere ancora più turpi ma a metà prezzo, per così dire…
Buon Natale…

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Punti di vista, volume vario.

scritto da Sanfedista il 17 dicembre 2009,23:33





C’è chi dice che siamo cassazionisti in attesa della sentenza perfetta, quella che racconti ai colleghi in tribunale, quella che negli studi legali copieranno cercando di farla calzare in tutte le fattispecie giuridiche, dalla bancarotta della multinazionale al tamponamento a catena in tangenziale.

C’è chi rincorre le interpretazioni della dottrina sul fatto tipico, sulla falsità dell’atto. Ma alla fine io aspettavo solo il momento della sigaretta e circa 5mila persone che stanno sotto lo stesso tetto mi sembrano più polli in batteria che la classe dirigente del domani.

Ed allora rivaluti il valore del lavoro svolto dalla prostituta, dalla puttana, così democratico, cinico, tagliente. Senza clausole, con una contrattazione non regolamentata, senza fori di competenza, forse quelli sì, dove il preliminare non è un contratto ma un evento da evitare ed il tempo non è lento come la macchina giuridica, ma rapido come il carillon di macchine in circolo intorno al quadrivio, tipo tonnara. Il vero lavoro del nuovo millennio, e quello di quelli precedenti. Sempre uguale, come l’apicultore, eppure così rispondente alle esigenze di mercato. Prezzi flessibili: s’abbassano e si alzano come le congiunture, come i congiungimenti carnali. Ed in fila dalla puttana tutti gli uomini sono uguali, stesi anche.

Alla fine le gambe non reggono, qualcuno si rimette la fede, qualcuno sorride compiaciuto, qualcuno attacca il turno in catena, qualcun’altro si ferma dal giornalaio e si prende il sole 24 ore, tanto comunque vada la sentenza in cassazione perfetta non esiste. Ci sarà sempre qualche avvocato napoletano che la confuterà trovandogli un vizio, un vizio.

"Sei stato proprio bravo, avvocato mio" dirà divertita la puttana mentre ascolta il giurista. "Non è mica facile scovare i vizi, ma ora lascia le 50 sul comodino, che io i vizi li assecondo ed è più difficile che trovarli. Io di vizi ne ho da vendere anzi li vendo, racconta anche questo agli amici del bar, magari ci scappa qualche lavoro in più".

Assolutamente perfetto. Cinico, tagliente e rispondente alle esigenze di mercato. E noi compiaciuti dall’intelligenza necessaria nello sfogliare un codice o dal valutare statistiche di mercato perdiamo di vista la banalità del semplice e smettiamo così di imparare dall’uomo, finendo per lasciarlo estinguere, ammassato in piccoli spazi dove l’aria e poca ed i cervelli all’opera non producono nulla.

Spigolature

scritto da Sanfedista il 14 dicembre 2009,16:16
Incombenze che ricorrono e che eviterei con piacere, ma devo adempierle per il mio trascorso e per i doveri di blasone. Ahimè.

Di Pietro è un villano, e ho sempre più fastidio nel riflettere che i soldi che verso allo Stato debbano essere impiegati anche per sostentare una persona così carente in classe e in civile senso del discorso.

Berlusconi il suo pugno lo ha ricevuto e qualcuno lo aveva previsto.

Dovremmo poi cercare di pretendere il merito nelle persone che ci amministrano, in ogni ordine e grado. Dai ministri della Repubblica ai vigili urbani, una categoria – ne sono sempre più persuaso – in cui ha confluito non la peggiore teppaglia, ma i maggiori dementi quivi ed ivi raccattati in giro per lo stivale.

Finisco con l’incombere del Natale. Quest’anno sono decisamente a buon punto, l’anno scorso di quest’ora ero a zero, ma oggi dopo la mozione di riduzione di numeri di regali tra familiari sono pur sempre a zero ma il lavoro che farò è meno gravoso. In realtà non sono proprio a zero un regalo importante è già preso. Ma è solo il primo passo verso la gloria natalizia.

Avverto, che questo non è il consueto messaggio di auguri natalizi che giungerà comunque puntuale nei giorni a venire.



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150 Km/h, Bandiera, Crocifisso, Marrazzo, Amanda Knox

scritto da Sanfedista il 7 dicembre 2009,21:37

Cambiano i nomi ma alla fine siamo sempre fermi.

La bandiera con la croce non ha senso, la religione non va ostentata sarebbe un pessimo esempio.

Amanda Knox è colpevole come Giuda e gli yankees non devono metterci becco, altrimenti ci ridiano i cowboys che volando basso ammazzarono quelli del Cermis.

Marrazzo è un figuro così misero che davvero mi repelle, i trans mi fanno pena neanche gli zingari sulle scalinate delle chiese, eppure il wwf si ostina a dar da mangiare al fenicottero rosa. Che poi che cazzo mangerà per essere rosa? Fruttolo?

La sinistra si faccia una ragione del fatto che finchè Berlusconi respira anche loro potranno tranquillamente continuare a non pensare a un programma. D’altrone non credo che nessuno, forse solo D’Alema, sarebbe in grado in quel partito di tirare fuori un programma serio e che possa piacere agli italiani.

Le maestre che picchiano i bambini mi diano l’indirizzo sarò felice di pestarle a sangue quando e dove preferiscono.

In Italia la gente lavora quasi gratuitamente e i sindacatii dove li vedi? Alle stupide manifestazioni, chi conosce un sindacalista? Com’è fatto? Io lavoro per una grandissima azienda e non ne ho mai visto uno.

E’ da tanto che non indosso lo smoking e questo finirà per frustrarmi, ma anche questo è un problema della democrazia, l’appiattimento degli abbigliamenti.

Io non pago i musei in quanto giornalista.

Roma è una città così provinciale che quasi mi meraviglio che abbia mai potuto avere un impero, ma neanche una tessera di un autolavaggio si merita. Neanche. Non ha una prima di un teatro che si rispetti, ed ha una metro che il giro sul bruco alle giostre a confronto sembra la circle line di Londra.

I 150Km/h in autostrada mi piacciono parecchio. 





 



Do Re Sol Fa – BURLESCO – Si Re ﺟﺍﻧﺰﻱ

scritto da Sanfedista il 2 dicembre 2009,22:06

ABCDEFGH… In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Γένεσις

v’è forse inganno maggiore? Le parole e le note combinate tra loro creano infinite complicazioni, come le carte mescolate. E Dio, o chi ne fà le veci, rende il complicato solo complesso e tutto finisce per essere così difficile da leggere che la stanchezza negli occhi annebbia la voglia. Parigi con gli occhi di uno stanco è attraente come Isernia un giovedì pomeriggio.

Se ci riappropriassimo dello sforzo come valore Isernia in un pomeriggio di giovedì sarebbe attraente come Parigi. Forse è questo il messaggio di Dio e l’unica alternativa possibile all’infelicità dell’uomo.


Ma ora il crisma del silenzio ci avvolga,  che tutto cominci.



בראשית


Frase del giorno

scritto da Sanfedista il 29 novembre 2009,20:51

Untori e bombaroli. Questo dovremmo essere. Invece di produrre più virus e più bombe il mondo si ostina nell’opposto. Il genere umano perirà per mancanza di arguzia causa antivirus e trattati di collaborazione. E’ ufficiale Darwin ci odia per il servigio che stiamo offrendo alla nostra specie. Cartelli e caschi ovunque. Ma che crepino.

Sciatteria

scritto da Sanfedista il 23 novembre 2009,20:30

Viviamo nell’era della sciatteria e delle donne al potere.
Due disgrazie che porteranno la nostra civiltà alla catastrofe.

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frase del giorno

scritto da Sanfedista il 19 novembre 2009,21:16

Il vero merito è quello che non ha bisogno di essere spiegato per essere capito.

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Il sesto grado

scritto da Sanfedista il 17 novembre 2009,23:56
Il Silver Fern, o meglio, il Μυκήνες, il vecchio nome s’intravedeva sotto la vernice scrostata a poppa, singhiozzava verso il buio con molti dubbi. Affondava di cattiva voglia; dopo un ottimo principio l’acqua entrava a fatica nei suoi polmoni d’acciao saldato. Sembrava scendere nell’abisso come entrano sul palco i tenori annoiati richiesti al bis. Anche il rumore del sartiame sempre più teso era fioco. Più che omicidio sembrava il suicidio di un incerto. Il timone lasciato libero non si muoveva convulso come una bandiera al vento, oscillava più come una mano che accarezza. Per un secondo sembrò quasi, addirittura, che l’intero bastimento si rialzasse dall’acqua e si rimettesse in rotta come se avesse cambiato opinione. Ma poi avvinto dalla comodità dell’acqua rinunciò anche all’ultimo balzo e si lasciò assecondare dalle promesse di un morbido fondale. Che però tardava ad arrivare, mutando l’ozio in terrore e la promessa in inganno. Le crespature, intanto, decine di metri sopra già sorridevano e s’allegravano al sugello del mare con quel corpo così estraneo, innaturale, ma così ormai familiare che sembrava ne facesse parte da sempre.

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Un pazzo

scritto da Sanfedista il 15 novembre 2009,21:27

Non riesco proprio ad avere un viaggio in treno normale.

"Vuole che l’aiuti con la valigia?"
"No grazie, faccio da solo".
"Ne è proprio sicuro?".
"Certo, la ringrazio ma è leggera e faccio da solo".

Intanto salgono altre persone e lui continua ad offrire il suo aiuto. Penso ad un boyscout fuori tempo massimo, magari un qualche veterano dello scoutismo, uno di quelli che prese nel cervello una scheggia di olmo nella tragedia del campo scout "Varegotti ’79". S’acquieta. Il tempo trascorre ed il treno accelera. Lo vedo che fissa sorridente la sua immagine nel finestrino che il buio a mutato a specchio. Leggo il mio libro.

"Vuole vedere il mio biglietto?"
"Certo!" faccio io pregustando una qualche assurdità.
"Eccolo, è tutto in regola. Il mio è un biglietto valido. Non bisogna obliterarlo questo. Ora che arriva il controllore non avrò nulla da temere, chissà quando arriva".
"Bene, mi sembra che lei abbia pieno diritto di sedere su questo treno in questo posto".
"Certo, il biglietto è per Roma ed io non avrò nulla da temere quando arriverà il controllore".
"No, non avrà nulla da temere, è in una posizione di diritto inoppugnabile, nessuno potrebbe eccepirle nulla".

Il treno continua instancabile, vedo il controllore arrivare, lui seduto accanto a me prepara il suo biglietto, ormai stropicciato da tante attenzioni. Lo porge trionfante. Io do il codice di prenotazione, faccio i biglietti on line.

"Ha visto? Il controllore non ha detto nulla"
"Ho visto, complimenti una procedura andata a buon fine!"
"Lei dove scende?"
"A Roma, lei anche mi pare, no?"
"Esatto! Vado a stare da mio cugino che è un pezzo grosso nel settore del vivaismo, coltiva tutti i tipi di piante". Io penso che la lezione dell’olmo non gli sia servita a nulla, perde il pelo… Continua a dedicarsi alle piante, tipo arborea sindrome di Stoccolma, o del genere tieniti vicini gli amici ma tieniti ancora più vicini i nemici. Sorrido.
Il treno arriva in stazione e io mi crocifiggo per la mia pigrizia, avrei potuto sfruttare meglio quest’occasione.

"Allora arrivederci"
"Arrivederci a lei e buona fortuna per il lavoro"
"Si dice in bocca a lupo"
"In bocca al lupo, allora"
"Viva il lupo!"

Maledetti scout.


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