Gli errori.
Siamo sempre più costretti a commettere errori, eppure finiremo per non renderci nemmeno più conto di quanto avranno pesato.
Non perdoniamo più, perchè non crediamo più al pentimento delle persone. Non valutiamo più che la vita a noi conosciuta è una soltanto e quindi perdiamo tempo in strategie inutili e in valutazioni prive di logica. Non c’è più il coraggio di comprendere, non è autodifesa è solo mancanza di voglia.
Si crede sempre più ostinatamente che la gente semplicemente non cambi, ed invece ognuno di noi sa che nel corso della sua esistenza è cambiato più di una volta.
Tutto deve essere adatto a noi, tutto deve essere di immediata comprensione. Non osiamo, non crediamo più nemmeno in noi, nella nostra capacità di limare gli angoli di volere davvero qualcosa che sembra proibitiva.
Le delusioni per gli insuccessi generano in noi rabbia e non tolleranza.
E’ facilissimo dare una seconda opportunità, noi non diamo più la terza. Siamo sempre più legati a schemi, a quello che il mondo ha già metabolizzato per noi.
E’ una chiamata alle armi, è una chiamata per chi pensa che la vita sia ancora una fortuita occasione di condivisione.
Ed io se avessi perdonato meno, se fossi stato più rigido avrei forse meno patito, ma avrei meno compreso, scoperto.
Io ho perdonato e cogliere nelle lievi palpitazioni di chi si perdona la gratitudine per la profonda comprensione, è stato il motivo per cui ho continuato ad amare anche chi aveva sbagliato.
L’errore è la scoperta di un modo in cui non si fanno le cose.
"Se tu potessi perdonarmi scopriresti che la gratitudine che proverei sarebbe il più puro tra i motivi per amarti fino alla fine dei miei giorni, perchè saprei di amare chi mi ha davvero capito."
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…una FOTTUTA occasione di condivisione direi…
Commento di utente anonimo — 7 agosto 2008 il 19:09
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..le persone non cambiano, maturano…ma non cambiano…e il perdono spesso è solo l’occasione per perseverare..si perseverare con la coscienza pulita!
Commento di Zefir0 — 18 luglio 2008 il 11:51