Mezzi Pubblici.
L’autobus è una sorta di ospizio semovente, ma non solo, è anche un ricettacolo di russe tinte di rosso e maleodoranti ma ricoperte da quei profumi che fanno molta nostalghia ed è pieno di studenti sfigati, quelli che non hanno il motorino o che non riescono a prendere un passaggio da nessuno, quelli con i brufoli ed i capelli un po’ unti, quelli che hanno quelle cartelline con i disegni di tecnica e gli occhiali con le montature alla moda ma che addosso a loro risultano inappropriate.
L’autobus è un ambiente che promana le stesse sensazioni della Londra vittoriana, dei vicoli dei docks o di whitechapel. L’autobus traballa come una goletta olandese nel porto belga di Ostenda, l’autobus si inerpica a fatica su per la collina come lo sherpa sugli ottomila metri del Dhaulagiri.
L’autobus mi fa ribrezzo per gli argomenti che si sviluppano al suo interno: la sagra del pressappochismo e dell’ignoranza; s’ingenera una sorta di competizione dove vince chi riesce a dire il maggior numero dei più banali luoghi comuni, ed io mi fingo sordo.
Una vecchia malvissuta mi guarda e cerca approvazione da me sul suo discorso: imploro il misericordioso Padreterno che la fulmini all’istante e che le sue esequie siano effettuate dal vento stesso, che con una breve folata disperderà le sue ceneri fumanti.
Schiaccio il bottone, prenoto la fermata, scendo, manca un chilometro ma preferisco la pioggia.
Applausi:
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Commenti
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sei sempre quello che sei…e vinci anche il premio della lettrice più affezionata…
anche se mi hanno fatto notare che i miei interventi non implicano commenti.
Commento di Sanfedista — 5 marzo 2008 il 19:55
…perchè riesci ad intervenire commentandoti..e non lasci niente che debba essere aggiunto….io semplicemente scrivo le parole che tu dici ma non scrivi…me l’hai insegnato tu!
autobus in prima, seconda e metà terza superiore. Poi moto, adesso macchina, tra un pò con la bella stagione ancora moto. Però con la compagnia giusta ricordo positivamente anche le mattine in autubus, a ripassare in modo disperato, a scherzare con le ragazze che fanno altre scuole e puoi vedere solo li…. poi non c’è lo stress del traffico, a carico dell’autista….insomma non è malaccio… ciao!
Pugile, alle volte credo che la vita sia fatta anche di piccoli sorrisi, mi diverte pensare a come alla fine il bus ne avrà vista tante, amori, lasciate, tradimenti svelati, pianti, ritorni con una promozione…si forse hai ragione è solo un altro lembo di palcoscenico…
Commento di Sanfedista — 6 marzo 2008 il 23:18
io sono d’accordo con pugile, tra le altre cose collego l’autobus ad un momento un pò particolare della mia vita, ma sono tanti bei ricordi. anch’io scherzavo con le tipe, lo prendevo con la mia amica e vicina di casa che adesso è in Cina, e non ti esaurivi nel traffico. certo, cattivo odore, immigrati, e come dici tu , quelle slave con tinte dai colori accesi 😀
Commento di venividivici — 8 marzo 2008 il 09:51
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…chiedo solo il cielo sopra di me e la strada sotto di me..
Commento di Zefir0 — 5 marzo 2008 il 16:08