In realtà la parola genialità deve stare alla larga dalla parola giurisprudenza, i giuristi non possono essere geni, poichè è la giurisprudenza stessa a non poter produrre genialità.
Vi siete mai chiesti perchè non ci siano premi per i giuristi? Il nobel v’è per quasi tutte le scienze, ma non v’è un Nobel per la giurisprudenza.
Il giurista semplicemente interpreta ma non produce praticamente nulla. Le stesse leggi sono semplicemente delle codificazioni di comportamenti umani, le grandi riforme poi le fanno i filosofi che poi si affidano ai giuristi per ridurre le idee in forme applicabili.
Il fisico, il chimico, l’architetto, il poeta, ad un certo punto vedono oltre; vanno oltre ed infrangono quello che c’era prima, vedono cose che altri non vedono e cercano di realizzarle. Si trovano al cospetto del cosmo, delle cellule, degli spazi e delle pagine e decidono che ci può essere una nuovo punto di vista. Questa è la genialità.
Un giurista al massimo può interpetare una norma, può chiarirne il significato, può produrne di sue, ma sono sempre codifiche date dalla fredda osservazione di comportamenti che gia esistevano. Sono regolamentazioni di azioni umane spontanee. Non v’è nulla di geniale nel diritto.
E’ fredda burocrazia appllicata all’animo umano.