Rocky Marciano, il mio cenacolo ideale pt VII
Walcott vs Marciano.
1923-1969, pugile.
Brockton BlockBuster, eh eh…
Magari non ci parlerei di nulla, ma avere davanti a se una delle stille più pure della nobile arte già basta. Campione del mondo, unico ritirato imbattuto. I
Il pugilato è diverso da tutto il resto; è fatto di sudore e viso aperto; l’abbraccio a fine gara fa del pugile una quasi divinità. Il guantone è grondaia, non è membrana. Il colpo dato con l’ultima forza che regala una vittoria è più che metafora, è l’exemplum che andrebbe tenuto a mente in ogni istante della propria esistenza. Condurre al fiato corto, colpire lì dove si è appena aperta una ferita e continuare a martellarla non è crudeltà, è ricamo, è cesellatura d’orafo. Le corde, il tappetto: porzioni di natura ricreata dall’uomo. Il gong finale, un’altra lezione, una sofferta liberazione.
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Mi piace questo post….soprattutto il titolo…BRUCIA! Aggiungerei “AL ROGO”…Chi? Tanti, troppi….
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wow bellissima descrizione…. in pochi (parlo delle persone normali, il tuo vicino di casa, il tuo insegnante, il tuo dottore e gente normale insomma) apprezzano la boxe, in molti troverebbero discutibili le cose che hai scritto… per me è gente che non capisce, o meglio non apprezza quanto questo sport di combattimento sia fantastico…violento ma allo stesso tempo intelligente, di completo sacrificio ma di massima soddisfazione.
PUGILE
Commento di utente anonimo — 3 gennaio 2008 il 23:27