Gabriele D’Annunzio, il mio cenacolo ideale pt V

scritto da Sanfedista il 10 dicembre 2007,00:15

1863-1938, Compositore di vicende umane.

"L’uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri."

Ci sarei arrivato a lui, non sapevo quando. Se solo chiudessi gli occhi affonderei la mia notte nell’inchiostro; li ho aperti e gli spazi, seppur immensi, mi constringono come un falco legato. Bene, D’Annunzio è la musica disco degli anni settanta, ho osato vero? Non voglio dissacrare ma è l’unica immagine che mi viene, un sublime amato dal popolo, il dono del fascino fatto, per la prima volta, chiarezza. Agli austriaci cioccolatini in cambio di merda e un biglietto: "Ognuno dona quel che è". Brillantini immillati dalla stroboscopica. Divisa fuori ordinanza solo perchè più raffinata, la riforma delle giacche per ufficiali non l’accettò mai. Anarchica eleganza? Vado oltre, mi fermo, chiudo gli occhi e lo vedo scendere con "Can’t take my eyes off of you". Chi non ce lo vede non lo ha capito.

Sesso, freddo fuori.

scritto da Sanfedista il 9 dicembre 2007,01:44

…or congiunti or disciolti…

Di corsa a casa, tira vento. Un lampo e le dita smuovono lente i bottoni, prima incerte, poi, via via, il movimento s’accresce, finchè la tua pelle viene descritta dai miei polpastrelli. Un tuo brivido; ansimando reclami il piacere, lo ricerco anche io nei tuoi convulsi movimenti. Il bacino sempre più forte, i muscoli delle gambe irrigiditi, i tuoi piedi dritti come linee.

Tendiamo all’infinito,

rinchiuso in uno spasmo perfetto

mi muovo

t’aspetto. 

Sudore e capelli 

pesano il torace,

odore vorace,

lo ascolti,

t’inarchi come ferita.

Silenzio strozzato

denti serrati

tremori di corde vocali

labbiali.

Odori di splendida vita.

Conosco il tuo corpo,

che fluido

s’allaga sulle mie fantasie.

S’acquieta,

riposo,

attesa,

io oso.

Ritrovo la nuca

ricerco le labbra nel buio

arrivo a contare i tuoi denti

tormenti

t’inarchi di nuovo

cadiamo per terra,

zavorra.

M’anniento,

lucidi gli occhi

mi tocco la faccia

m’aggiusto la testa

ti guardo distesa.

I pensieri, foresta.

Le forze, sedotte.

E tu mi guardi dal basso

allacciata alla notte.

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Humphrey Bogart, il mio cenacolo ideale pt.IV

scritto da Sanfedista il 8 dicembre 2007,01:05

1900-1957, attore.

"Tutto il mondo è tre drink indietro"

Se stanotte dovessero dirmi:"Resuscitane uno!", chiamerei lui. Le cicatrici in un muovere di palpebre, il disprezzo fatto fumo di Chesterfield, le spalle bagnate dalla pioggia. Maschilista, fascista, saggio come l’ultimo giro, come uno schiaffo. Pieno come il silenzio dopo una nota, malinconico come l’intero brano…

Svizzera.

scritto da Sanfedista il 6 dicembre 2007,13:28

Sopra, la fotografia del Presidente Svizzero che arringa dal balcone del Parlamento.

"In Italia con i Borgia per trent’anni hanno avuto guerra, terrore, assassinii e massacri; ma c’erano anche Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia e che cosa hanno prodotto? Gli orologi a cucù!" O.Welles.

Qualcuno tra i miei pochi lettori si starà chiedendo l’utilità di un intervento sulla Svizzera, beh l’intervento è utile quanto il paese, quindi fate voi.

Il mio disprezzo per la Svizzera nasce ben prima del mio disprezzo per il Ketchup (si scrive così?) ed ha radici salde e ben piantate. Ero in terza elementare e la maestra ci fece vedere una cartina dell’Europa; questo strano paese, incastrato tra paesi ben più celebri ed utili al mondo, suscitò immediatamente la mia curiosità. A casa presi la Treccani e cercai il lemma "Svizzera": Paese Neutrale; andai da papà e mi feci spiegare la questione. L’ossessione della neutralità mi avvinghiò per tutti gli studi: alle medie cercai poeti svizzeri, nulla; al classico, una guerra, nada; infine  a giurisprudenza, all’esame di Diritto Internazionale, rincontrai questa sorta di verginella impaurita.

Oggi elaboro qui questo mio trauma. La neutralità è certamente, come detto, il primo tra i motivi del mio disprezzo. Gli svizzeri non si sono mai esposti non hanno mai dichiarato guerre, non hanno mai osato neanche un po’ nella loro storia. Non chiedevo una partecipazione ad un conflitto mondiale, mi sarebbe bastata una piccola scaramuccia diplomatica con le isole Far Oer, ma neanche questo. Il mondo tra il 1915 ed il 1918 si scannava in trincea? Bene gli svizzeri curavano i loro giardini. Tra il 1939 ed il 1945 il globo era sotto le bombe, gli svizzeri mungevano mucche. Guerra fredda? Crisi nucleare? La Svizzera faceva il cioccolato.

Fosse solo questo…in quegli anni travagliati in realtà la Svizzera decideva anche di non aderire alle Nazioni Unite, di snobbare l’Unione Europea e soprattutto di incamerare soldi senza porsi tante domande; arrivava un simpatico personaggio con accento tedesco nel 1942 con una valigetta piena di denti d’oro, nessun problema! L’oro lo teniamo noi. Arriva un simpatico barbuto con accento arabo con una valigetta di soldi? V. Sopra! Insomma molti soldi zero domande.

Ricapitolando: Svizzera, neutralità+riciclaggio e/o evasione. Di bene in meglio mi sembra.

Parliamo delle condizioni per l’ottenimento della cittadinanza? La risposta è di nuovo Soldi! Estradizione di cittadini? Neanche a parlarne! Gli svizzeri ce li teniamo in svizzera!

Ora dico, tutto il mondo manda soldati nei posti più pericolosi ed inospitali del globo, Vietnam, Iraq, Afganistan etc. Gli Svizzeri? Città del Vaticano ovviamente! Li veste come pagliacci, li arma con alabarde e gli dice: "state fermi a S.Pietro, tanto la sicurezza la fanno quei coglioni della Polizia Italiana". Più che guardie mi sembra un campo estivo delle giovani marmotte. Non sarà certamente così, ma questo appare.

Andrei avanti, ma il tempo è tiranno, il cucù batte il pranzo e l’emmental è pronto! Sì, questo se fossi svizzero; sono italiano, quindi, pranzo tra circa un ora, mangio mozzarella e non invento scuse per tagliare corto, mi assumo la responsabilità, non sono neutrale! Quindi vi saluto semplicemente perchè voglio vedere il tg. Ah, ma chissà con cosa aprirà quello svizzero:"Scandalo a Lugano la signora Marisa brucia lo sformato", "Mamma presa da un raptus sbaglia candeggio, coperta rovinata", "sesto furto di bici dall’inizio dell’anno, è escalation di violenza", "anche oggi nessun rumeno, ma non si abbassa la guardia".

W L’Italia. W rischiare ma evviva contare nel mondo.

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Meridione, la povertà imposta.

scritto da Sanfedista il 5 dicembre 2007,10:04

…giusto per ricordare ogni tanto che l’unità fu conquista a danno di qualcuno. Scesero per far tornare i conti, depredarono una nazione, chiusero le attività produttive ed implementarono infrastrutture solo in una parte del regno…

Prima non era così; riporto alcuni primati (divisi per anni) del meridione d’Italia prima di essere consegnato alla povertà, prima che facessero nascere una questione, prima che Campani, Calabresi, Lucani, Pugliesi, Siciliani, Abbruzzesi fossero la parte povera, fossero terroni:

  • 1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
  • 1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
  • 1762: Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
  • 1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
  • 1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)
  • 1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
  • 1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
  • 1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).
 Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
  • 1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
  • 1801: Primo Museo Mineralogico del mondo
  • 1807: Primo "Orto Botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna,
  • 1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
  • 1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)

 

Dopo la restaurazione (Regno delle Due Sicilie)

  • 1818: Prima nave a vapore nel mediterraneo "Ferdinando I"
  • 1819: Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
  • 1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale
  • 1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"
  • 1835: Primo istituto italiano per sordomuti
  • 1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
  • 1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.
  • 1839: Prima galleria ferroviaria del mondo; Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
  • 1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
  • 1841: Primo Centro Sismologico in Italia presso il Vesuvio.
 Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
  • 1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare.
 Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
  • 1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.
 Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
  • 1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.
  • 1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio).
 Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).
  • 1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
 Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
  • 1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Esposizione Internazionale di Parigi premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale).
 Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
 Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri
  • 1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
  • 1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa).
 Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.
 Più grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai)
 Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.
 Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella il più antico Istituto di Formazione Militare d’Italia, ed uno dei più antichi del mondo
 Prime agenzie turistiche italiane
 La più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia.
 La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
 Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli), il Teatro San Carlo il più antico
 teatro operante in Europa, costruito nel 1737
 Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).
 Primo "Piano Regolatore" in Italia, per la Città di Napoli.
 Prima città d’Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).
 Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.
 Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito)
 La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).
 Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.
 Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).

 

Bibliografia.

  • Gennaro De Crescenzo, Le Industrie del Regno di Napoli
  • Mario Montalto, La Marina delle Due Sicilie
  • Francesco Saverio Nitti, La Scienza delle Finanze,1903
  • Francesco Saverio Nitti, Nord e Sud, 1900
  • Archivio di Stato di Napoli, Ricerca a cura del Dott. Nicola Forte
  • Harold Acton, Gli ultimi borboni di Napoli (1825 – 1861)
  • Michele Vocino, Primati del Regno di Napoli
  • L’ultima stilla.

    scritto da Sanfedista il 3 dicembre 2007,16:46

    —-ROSSO___

    L’ultima sigaretta accesa con quella che stai fumando, un tremante saluto sapendo che dall’istante dopo non vi sarà più. La traccia che vorresti sentire fino a consumare il cd, l’ultima stella prima che il sole metta chiarezza, l’ultima goccia di pioggia, che poi è pioggia ma scopri che è molto di più. L’ultimo gas prima del freno, l’ennesimo "si" prima dei "no". Il bottone che chiude tutto il cappotto, l’ultimo dito che entra nel guanto. Il gin ormai intrappolato nel ghiaccio, il tonic che scende e gratta il tratto finale delle gola.

    L’ultimo pugno in piena faccia, cadi a terra, la lingua trova una stilla di sangue sul labbro, sa di dolore, di vita, fai forza sulle gambe, inciampi forse, ma il suo sapore non lo scordi più, è una stilla ma in quel momento è un oceano, ci fluttui, ci anneghi magari, ma l’istante dopo sai che sarà l’ultima ed allora te la tieni stretta in bocca.

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    Tazio Nuvolari, il mio cenacolo ideale pt III

    scritto da Sanfedista il 1 dicembre 2007,17:24

    1892-1953, Pilota.

    Basti ricordare le vittorie alla storica "mille miglia", competizione per uomini, gentiluomini, nello specchietto la morte e sotto il sedile il serbatoio.

    Nuvolari, arrivò ad una tappa con il motore in fiamme; in un’altra seguì Achille Varzi, storico antagonista, a fari spenti nella notte per non farsi vedere, giunto in prossimità dell’auto dell’avversario li accese, Varzi attonito si girò, Nuvolari fece un cenno col capo e lo sorpassò. Inventò la sbandata controllata e quasi morì guidando, causa volante rotto, con una chiave inglese sul piantone dello sterzo. D’Annunzio gli regalò una tartaruga d’oro "All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento". 

    Bowtie, Papillon, Farfallino. Piccolo dramma.

    scritto da Sanfedista il ,17:10

    …due mosse ed il gioco è fatto…

    Ma sì, concediamoci un po’ di mondanità, tinta di piccolo dramma però…

    Domani sera ore 19.00 prima del Teatro S.Carlo, Parsifal, oggi rapida scorsa all’abbigliamento, giacca smoking ok, fusciacca ok, camicia un po’ stropicciata ma pazienza, pantaloni un piombo, cazzo, il papillon! Non c’è, niente, andato, cerchiamo meglio, trovato, ma è sfilacciato, lo so che è alla stregua delle doppie punte ma chi se ne frega deve essere perfetto, piccolo dramma. Scendere a far compere il sabato pomeriggio è una noia mortale, ma una morte lenta, spendere minimo 50E per un oggetto usato circa 2 volte l’anno è deprimente ma di una depressione non economica, bensì estetica  e morale, il lucro dei bottegai mi annienta. D’accordo per una cravatta, potrei spendere anche di più, ma un fazzoletto di seta nero dove non v’è stata alcuna ricerca di stile non possono farlo pagare più di 20 euro. Eh pazienza è andata così. Speriamo che tutta la spesa valga l’opera. Inciso, non secondario, i biglietti mi sono stati gentilmente regalati dalla mia meravigliosa ragazza, non è poco.

    Guido Gozzano, il mio cenacolo ideale pt II

    scritto da Sanfedista il 28 novembre 2007,11:15

    1883-1916, Poeta.

    "Rinasco, rinasco nel milleottocentocinquanta"

    Nell’attesa della notte ormai trascorsa, quindi passata, si manifesta la giovinezza.

    F.T.Marinetti. Il mio cenacolo ideale pt I.

    scritto da Sanfedista il ,11:00

    1876-1944, Artista.

    Il primo di una serie di personaggi ai quali il Sanfedista è particolarmente legato.

    Un rapido taglio di lama sfregiò la Nike di Samotracia, riconsegnando il moderno al futuro, questo per me Marinetti.